Finanze

Caro-bollette: la verità scomoda che i governi italiani non vogliono rivelare

2025-03-12

Autore: Giulia

La questione delle bollette elevatissime in Italia continua a tormentarci: perché paghiamo tanto? Negli ultimi sei mesi, il costo dell'energia elettrica è stato in media di 132 euro/MWh in Italia, rispetto a 104 in Germania, 94 in Spagna e 90 in Francia. Questo abissale divario si deve al 'prezzo marginale', che rappresenta il costo dell'ultima unità di energia necessaria per soddisfare la domanda. In Italia, questo prezzo è principalmente influenzato dal costo del gas, le cui fluttuazioni sono legate alle quotazioni di borsa di Amsterdam e agli sviluppi geopolitici, cosa che non accade per le energie rinnovabili.

Il contributo delle energie rinnovabili

Investire nelle rinnovabili è fondamentale non solo per combattere il cambiamento climatico, ma anche per abbattere i costi delle bollette. Attualmente, il 44% dell'energia italiana proviene da fonti rinnovabili, una percentuale che, sebbene in crescita, è ancora inferiore rispetto ai nostri vicini: il 48% in Germania e il 55% in Spagna, dove il nucleare gioca un ruolo importante. Il nostro Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima prevede un obiettivo ambizioso: il 63,4% di energia green entro il 2030. Tuttavia, il trend di crescita è rallentato da ostacoli burocratici e incertezze politiche.

Rallentamenti e investimenti bloccati

Negli anni 2000, l'Italia aveva avviato un programma di incentivi per l'energia fotovoltaica, ma questo si è dimostrato insufficiente. L'esempio di Francis Louvard, un imprenditore franco-svizzero che ha investito ingenti risorse nel fotovoltaico, è emblematico: dopo che il governo ha ridotto retroattivamente gli incentivi, Louvard ha subito perdite significative. Nel 2020, il tribunale internazionale lo ha condannato a ricevere 28 milioni di euro di risarcimento. Questo caso ha messo in luce un'immagine negativa dell'Italia come meta di investimenti poco sicura, allontanando potenziali investitori.

Il futuro dell'energia in Italia

Dopo diversi anni di attesa, gli investitori sono ansiosi di conoscere le politiche del governo riguardo gli incentivi per le rinnovabili. Nel 2021 si aspettava il decreto FER X, che avrebbe dovuto lanciare nuovi progetti di impianti fotovoltaici. Purtroppo, si sono susseguite solo discussioni senza esiti concreti. Il blocco degli investimenti ha provocato una perdita di circa 9 miliardi. Finalmente, il decreto è previsto per il 28 febbraio 2025, ma gli effetti positivi potrebbero non rivelarsi prima del 2027. Se tutto va bene, l'Italia avrà la possibilità di ottenere energia rinnovabile a tariffe molto competitive.

Conclusioni

Il sostegno alla transizione energetica è cruciale per ridurre le bollette e garantire un futuro sostenibile. Tuttavia, il ritardo nell'implementazione delle politiche e nella riduzione della burocrazia rappresenta un ostacolo significativo. Il tempo per agire è ora: se non vogliamo restare indietro rispetto agli altri Paesi europei, è fondamentale che l'Italia affronti queste sfide con determinazione e chiarezza.