Carlo Budel, la sentinella delle Dolomiti: «I miei 7 anni quassù, a 3.340 metri. Ora mollo: vorrei un b&b e mi manca una fidanzata»
2024-12-23
Autore: Maria
Dopo sette anni di instancabile lavoro al Capanna Punta Penia, il rifugio più alto delle Dolomiti, Carlo Budel annuncia il suo commiato. «Per un video ho rischiato di morire», confessa, riflettendo sulle sfide estreme che ha affrontato durante il suo servizio. La vita in cima alla montagna, a un'altitudine di 3.340 metri, non è stata facile. Carlo racconta di come le temperature gelide lo abbiano costretto a cercare un cambiamento: «Fa troppo freddo là in cima, ho bisogno di stare al caldo», ammette.
Dopo anni passati immerso nella bellezza e nella solitudine delle Dolomiti, Budel ha deciso di tornare alla civiltà, con un sogno in mente: aprire un bed and breakfast. «Voglio offrire un'esperienza unica a chi ama la montagna e la natura», spiega. Ma non è solo il lavoro che gli manca: «Mi manca anche una fidanzata», rivela con un sorriso.
Carlo si è fatto anche conoscere per i suoi tatuaggi, delle vere opere d'arte che raccontano la sua vita e i suoi valori. Tra i prossimi progetti di inchiostro sul suo corpo ci sarebbero tributi a figure iconiche come Leonardo Del Vecchio e Marco Pantani, simboli di passione e resilienza.
Mentre si prepara a lasciare le vette, Carlo non dimentica gli amici che ha conosciuto lungo il cammino. «Le Dolomiti hanno una magia unica, e condividerò sempre il mio amore per questo luogo con chi avrà voglia di ascoltare le mie storie», conclude. E così, la sentinella delle Dolomiti si prepara a scendere, ma con nuovi sogni e aspirazioni all'orizzonte.