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Capire le Emozioni dei Cani: È Davvero Facile?

2025-03-20

Autore: Marco

«Gli manca solo la parola!» è un'espressione comune quando si parla dei nostri amici a quattro zampe. Molte persone sostengono che i cani siano in grado di percepire il nostro stato d'animo: quando siamo tristi, sembrano comportarsi in modo diverso, quasi come se volessero consolarci. Tuttavia, la capacità degli esseri umani di comprendere le emozioni dei cani è spesso sottovalutata e ritenuta scontata.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Anthrozoös, condotto dalla psicologa Holly Molinaro e dall'etologo Clive Wynne dell'Università Statale dell'Arizona, ha messo in luce questa questione. I ricercatori hanno mostrato una serie di video a 400 studenti, rivelando come un cane reagisse a stimoli sia positivi (come un guinzaglio o un giocattolo) sia negativi (come un rimprovero o il rumore dell'aspirapolvere).

Il protagonista dei video era Oliver, il cane di famiglia di Molinaro, un maschio di 14 anni, incrociato tra un pointer e un beagle. Durante l’esperimento, gli studenti hanno visionato video sia completi, con il contesto visibile, sia privi di essa, mostrando solo il cane su uno sfondo nero. I risultati hanno dimostrato che, quando il contesto veniva rimosso, gli studenti tendevano a malinterpretare le situazioni negative, ritenendo erroneamente che il cane fosse felice in momenti di disagio.

Una scoperta sorprendente è emersa in un secondo esperimento, dove venivano mostrati video misti: stimoli positivi combinati con reazioni a stimoli negativi. Questo ha portato a interpretazioni contrastanti, dove il cane veniva visto come contento in alcune circostanze e triste in altre, a seconda del contesto.

«Se vedi un cane ricevere un premio, presumi che si senta bene; se viene sgridato, presumi che si senta male», ha commentato Molinaro. Tuttavia, questa reazione automatica non sempre corrispondeva ai reali sentimenti del cane, creando un gap nella nostra comprensione delle loro emotività.

Il professor Wynne ha sottolineato come, nella valutazione delle emozioni canine, ci sia un evidente «punto cieco». Sebbene vi siano limitazioni nello studio – come il fatto di essere basato su un solo cane – esso invita a riflettere sulla difficoltà di leggere le emozioni canine per chi non ha pratica o esperienza.

Avere esperienza con i cani non ha mostrato una correlazione significativa con la capacità di interpretare correttamente i loro stati emotivi. Sorprendentemente, anche le persone esperte tendevano a sopravvalutare il benessere emotivo del cane.

Studiare le emozioni canine può non solo migliorare le interazioni tra animali e esseri umani, ma anche prevenire situazioni di stress o disagio per i nostri amici a quattro zampe. Un altro studio del 2023 condotto dall'Università di Helsinki ha rivelato che i bambini di età compresa tra 4 e 6 anni non riuscivano a distinguere tra un cane arrabbiato e uno sereno basandosi solo sulle espressioni facciali, un'importante capacità che si sviluppa normalmente negli adulti.

In definitiva, questo studio non solo celebra Oliver, scomparso prima della pubblicazione, ma è anche un monito su quanto sia fondamentale comprendere e rispettare le emozioni dei cani. La nostra connessione con loro si fonda su una comprensione reciproca che va oltre quello che si vede a prima vista.