Campione d'Italia: Il Casinò in Crisi e Gli Sprechi Della Pubblica Amministrazione
2024-12-23
Autore: Francesco
In un passato non troppo lontano, il Casinò di Campione d'Italia era una meta da sogno per celebrità e giocatori, un luogo che pulsava di vita e opportunità. Oggi, però, quella splendida immagine è solo un ricordo sbiadito. I dati parlano chiaro: il numero di visitatori durante la settimana è sceso a poche centinaia, mentre nei weekend rari picchi superano il mille. È una situazione insostenibile che si inserisce nel contesto di un concordato in continuità che avanza con lenta agonìa e senza prospettive di ripresa tangibili nel prossimo futuro.
Un paradosso inquietante è rappresentato dal Comune, che continua a beneficiare di sostegni fiscali misteriosi, mentre i dipendenti comunali percepiscono stipendi da dirigenti. La chiusura del Casinò nel 2018 ha comportato il licenziamento di 492 lavoratori, lasciando il Comune di Campione in una crisi economica profonda, aggravata dalla mancanza di entrate derivanti dal gioco d'azzardo, fino ad allora fonte primaria di reddito.
Il Comune, detentore della totalità del Casinò, sembra incapace di contenere le spese nonostante riceva annualmente 10 milioni di euro dallo Stato fino al 2047. La spesa per i soli 15 dipendenti ammonta a 2,7 milioni di euro ogni anno. Eppure, inaspettatamente, il sindaco Roberto Canesi, che ha recentemente annunciato di non ricandidarsi alle prossime elezioni, ha dato il via libera a un ulteriore stanziamento di 1,8 milioni per i salari accessori. Una decisione che ha fatto infuriare i cittadini, considerando che i suoi predecessori avevano promesso un taglio delle spese.
Il comune assegna stipendi stratosferici: la segretaria comunale guadagna oltre 15mila euro netti al mese, superando persino il presidente della Repubblica. È surreale, soprattutto in un contesto economico così difficile, dove la vita a Campione è significativamente meno costosa rispetto alla vicina Svizzera.
Dopo la ripartenza nel 2022, il Casinò ha siglato un accordo di rientro per restituire 106 milioni di euro ai creditori, ma i risultati attuali sono allarmanti. I clienti sono diminuiti drasticamente nel primo semestre del 2024 e i ricavi da gioco sono inferiori delle attese. Non si è nemmeno proceduto alle assunzioni promesse, gettando ulteriori ombre sul futuro dell'ente.
Recenti controversie includono l'affidamento di appalti diretti a una nuova società per la gestione della ristorazione del Comune, sollevando interrogativi sul corretto uso delle risorse pubbliche. Inoltre, rimane irrisolta la questione di un debito di 200 milioni di euro per le spese sanitarie dei campionesi in Svizzera, con le autorità locali che si rimpallano le responsabilità.
La situazione è complicata ulteriormente dall'uscita di scena dell'ex amministratore delegato Marco Ambrosini, il quale è coinvolto in una battaglia legale per i compensi non ricevuti, mentre si ipotizzano favoritismi nelle assunzioni, un'accusa che, se confermata, avrebbe gravi conseguenze per l'amministrazione attuale.
Infine, le recenti decisioni del sindaco Canesi hanno alienato il supporto di molti cittadini, in particolare per l’autorizzazione alla costruzione di un complesso residenziale vicino a un cimitero, sollevando polemiche e interrogativi sulla gestione del territorio. Insomma, un'amministrazione che continua a far discutere, perpetuando una spirale di crisi e contestazioni in un contesto che un tempo brillava di splendore.