Salute

Calabria in Allerta: Oltre 500 Vittime di Infarto in un Anno – Ecco Cosa Devi Sapere!

2025-01-20

Autore: Maria

In Calabria, la situazione sanitaria è drammatica: ogni anno, oltre 500 persone perdono la vita a causa di infarti. Sorprendentemente, un paziente su cinque ha una probabilità concreta di subire un secondo attacco entro un anno.

Le statistiche più preoccupanti mostrano che, nei confini della regione, si registrano ben 8.000 decessi causati da malattie cardiovascolari, un numero allarmante rispetto ai 217.000 decessi totali per malattie cardiovasculari in Italia, di cui 500 direttamente correlati a infarti.

Ma cosa può fare la comunità per ridurre questa tragica tendenza? Un fattore cruciale è il colesterolo LDL (C-LDL), che è modificabile con interventi mirati. A questo proposito, è stato avviato lo studio italiano **At target-It**, coordinato dal professor Pasquale Perrone Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università "Federico II" di Napoli e attualmente presidente della Società italiana di cardiologia (SIC).

Lo studio ha coinvolto 771 pazienti già colpiti da infarto, trattati in 22 centri in tutta Italia, e i risultati sono stati recentemente pubblicati sull'**European Journal of Preventive Cardiology**. I dati dimostrano che l'approccio 'colpisci presto, colpisci forte', che prevede un intervento intensivo immediato con anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9, può ridurre i livelli di colesterolo LDL fino al 70%. Un risultato impressionante: il 68% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo raccomandato di C-LDL (55 mg/dL) già al primo controllo.

Secondo il professor Perrone Filardi, i pazienti post-infarto sono considerati ad altissimo rischio. Le linee guida europee stabiliscono che i livelli di LDL dovrebbero essere inferiori a 55 mg/dL, e possibilmente sotto i 40 mg/dL per chi ha già avuto episodi cardiovascolari multipli. Pertanto, è fondamentale che ogni paziente segua un controllo dopo quattro settimane di terapia anti-lipidica per osservare l'efficacia del trattamento. Se i livelli di LDL non sono ancora ottimali, è necessario un adeguamento della terapia.

Inoltre, il **registro italiano At target-It** rivela per la prima volta in ambito clinico una correlazione chiara: più basso è il livello di LDL, minore è il rischio di nuovi eventi cardiovascolari. Già dopo 11 mesi, i risultati parlano chiaro: i pazienti che raggiungono l'obiettivo di C-LDL mostrano evidenti benefici nel lungo termine. Questo studio è una sveglia per l’intera comunità calabrese: prevenire è possibile, e la chiave è il monitoraggio proattivo della salute cardiovascolare!

Non dimentichiamo che ora più che mai è importante sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio e promuovere stili di vita salutari. Rivolgiti al tuo medico per controllare i livelli di colesterolo e scoprire insieme quali passi intraprendere per proteggere la tua salute!