Btp, Bund e Oat francesi: Quali titoli di Stato UE conviene davvero considerare? La battaglia dei rendimenti si fa accesa!
2024-12-22
Autore: Matteo
Il mercato secondario dei titoli di Stato europei sta vivendo un momento di fermento. Mercoledì 27 novembre, per la prima volta nella storia recente, le emissioni di debito pubblico francese, conosciute come Oat, hanno offerto rendimenti superiori a quelli dei bond greci. Questo evento segna un cambiamento significativo, considerando che la Grecia, un tempo considerata uno dei 'malati' d’Europa, ha visto un notevole miglioramento della propria situazione finanziaria. Infatti, il rendimento del titolo decennale greco ha toccato il 2,98% alla data del 28 novembre, risultando inferiore al 2,99% degli Oat francesi, ma comunque molto lontano dal 3,36% dei Btp italiani, che ha visto una lieve flessione rispetto al 3,4% della sessione precedente.
Anche i titoli ellenici si dimostrano più vantaggiosi rispetto ai Bonos spagnoli, i quali offrono solo il 2,87%, e ai titoli portoghesi, che si attestano sul 2,67%. Questi dati sollevano interrogativi importanti per gli investitori alla ricerca di diversificazione nei loro portafogli a reddito fisso. Sebbene i Btp restino il titolo di Stato più ambito dai risparmiatori italiani, l'emergere degli Oat francesi come potenziale concorrente potrebbe cambiare le carte in tavola.
Gli esperti consigliano di considerare la diversificazione, puntando su vari titoli all'interno dell'Eurozona per mitigare i rischi. Gli Oat, con un rating di credito solido e una crescita economica robusta in Francia, potrebbero rappresentare un'opzione interessante. Tuttavia, la domanda resta: investire su Parigi vale realmente la pena? Con l'instabilità economica che frequentemente colpisce i mercati, la strategia più prudente potrebbe essere quella di non mettere tutte le uova nello stesso paniere.