
Bitcoin è una minaccia per il dollaro? Le rivelazioni di Larry Fink
2025-04-02
Autore: Matteo
Bitcoin potrebbe minacciare lo status di riserva del dollaro statunitense? Questa è l'interrogativo posto dal CEO di BlackRock, Larry Fink, nella sua tanto attesa lettera agli investitori. Fink afferma: «Gli Stati Uniti hanno beneficiato per decenni del fatto che il dollaro fosse la valuta di riserva mondiale. Tuttavia, non è detto che questo duri per sempre. Il debito nazionale è aumentato a un ritmo tre volte superiore al PIL dal 1989. Quest'anno i pagamenti degli interessi supereranno i 952 miliardi di dollari, superando persino la spesa per la difesa. Entro il 2030, la spesa pubblica obbligatoria e il servizio del debito potrebbero erodere tutte le entrate federali, creando un deficit strutturale. Se gli Stati Uniti non controllano il loro debito e i deficit continuano a crescere, il Paese rischia di perdere la propria posizione a favore di asset digitali come Bitcoin.»
Cosa fare dunque? Secondo Paolo Ardoino, CEO di Tether, in un'intervista esclusiva, «il nostro token USDt, uno stablecoin emesso da Tether e ancorato al dollaro, è essenziale per mantenere l'egemonia del dollaro a livello globale». Ardoino spiega che Tether, con i suoi 400 milioni di utenti nei mercati emergenti, sta espandendo l'uso del dollaro americano in regioni dove l'influenza economica degli USA sta affrontando la crescente concorrenza di Paesi come la Cina e altre nazioni BRICS.
Ardoino è convinto che i Paesi BRICS possano lanciare una valuta digitale garantita dall'oro, offrendo un'alternativa stabile e credibile a un sistema basato sul dollaro. «Mentre i BRICS riducono la loro esposizione al dollaro, Tether fa esattamente l'opposto: portiamo dollari digitali in mercati dove la valuta americana perderebbe terreno e reinvestiamo gran parte delle riserve in Treasury Bond americani, rinforzando così l'ecosistema del dollaro USA.»
Questo è il motivo per cui, conclude Ardoino, «gli stablecoin sono un'arma strategica per mantenere l'egemonia del dollaro americano. E, in questo campo, Tether è il leader indiscusso». Inoltre, la famiglia Trump sembra aver colto questa dinamica, tanto che la loro società, World Liberty Financial, lancerà prossimamente USD1, uno stablecoin ancorato al dollaro con un rapporto di 1:1, supportato al 100% da buoni del Tesoro americani a breve termine.
Ora ci si chiede: perché Bitcoin non riesce ancora a riagganciare la soglia di 90.000 dollari? È un mistero che lascia investitori e analisti con il fiato sospeso. Staremo a vedere quali sviluppi ci riserverà il futuro del mercato crypto.