"Nel 1941, mentre il mondo era avvolto nel caos e nella devastazione, tre uomini coraggiosi, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, si sono riuniti sull'isola di Ventotene, dando vita a un'idea rivoluzionaria: l'unità europea. Questi uomini sono considerati i pionieri di un sogno che, oggi, continua a ispirarci". Così ha esordito Roberto Benigni durante il suo spettacolo 'Il Sogno', trasmesso in diretta su Rai1.

"Noi europei abbiamo raggiunto risultati straordinari. È fondamentale ricordare le nostre radici e l'orgoglio di appartenere a questo continente: l'Europa, seppur piccola, è stata il fulcro di tutte le grandi rivoluzioni della storia. Da tremila anni è il luogo dove sono nati alcuni dei pensieri più significativi dell'umanità", continua Benigni, sottolineando l'importanza di valori come la libertà, la democrazia e la ricerca scientifica.

Il celebre attore e regista elenca tutti i contributi culturali e scientifici che l'Europa ha regalato al mondo, dalle opere d'arte alle scoperte scientifiche. Spiega inoltre come l'Europa abbia forgiato non solo la logica e la ragione, ma anche la coscienza sociale, dimostrando come, in un momento di crisi e divisione, questi valori debbano guidarci verso un futuro comune.

Nella sua emozionante apertura di serata, Benigni si rivolge anche ai grandi leader della nostra epoca, con un saluto al presidente Mattarella e un augurio di pronta guarigione per il Papa, dimostrando così un forte senso di unità e comunità. Queste parole risuonano con forza, richiamando l'attenzione su un'Europa che deve imparare dalla sua storia per affrontare le sfide del presente e del futuro. È un invito a guardare all'unità come chiave per un domani migliore, un messaggio di speranza in un contesto globale complesso.