TREVISO - Inizia una nuova era nel campo della telemedicina con l'Usl trevigiana che ha previsto un significativo investimento di oltre 540 mila euro per l'acquisto di più di 2.500 dispositivi dedicati al monitoraggio a distanza dei parametri vitali dei pazienti.

Tra questi, oltre 270 smartwatch saranno distribuiti per garantire un controllo costante della salute senza che i pazienti debbano lasciare le loro abitazioni.

A completare l’arsenale tecnologico ci sono bilance smart, monitor multiparametrici con Bluetooth, sfigmomanometri intelligenti e saturimetri, oltre a ECG portatili che permetteranno una gestione più efficiente della salute.

L'iniziativa mira a rispondere a una crescente domanda di visite mediche, che è aumentata del 17% a seguito della pandemia.

Ad oggi, ci sono ancora circa 3.000 prestazioni con priorità programmabile in attesa di un appuntamento, un problema che la telemedicina intende affrontare.

Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl, ha più volte sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale in questo contesto: "La telemedicina può davvero salvare il nostro sistema sanitario".

Inoltre, sono già attivi servizi di tele-cardiologia per il monitoraggio di pacemaker e defibrillatori, oltre a tele-radiologia e tele-laboratorio, particolarmente nelle residenze per anziani.

Ma non finisce qui: l’Usl ha anche avviato un programma di tele-riabilitazione presso l'ex guardia medica di Paese, il che testimonia l’impegno per l’implementazione di queste tecnologie in modo sistematico.

Un altro importante sviluppo riguarda l’esecuzione di laboratori analitici a distanza, già in sperimentazione nelle case di riposo, che puntano a garantire una maggiore sicurezza ed efficienza, riducendo la necessità di spostamenti per i pazienti più vulnerabili.

Insomma, la telemedicina non è solo una risposta immediata alle difficoltà attuali: rappresenta un passo importante verso un futuro della salute più accessibile e intuitivo per tutti.