È presente in tutte le cucine italiane, ma bisogna prestare attenzione: un utensile comune potrebbe nascondere gravi rischi per la salute.

Il progresso industriale ha portato a una proliferazione di sostanze chimiche che ci circondano, le quali possono avere effetti devastanti sulla nostra salute quotidiana. L’analisi del nostro ambiente rivela una grave esposizione a sostanze potenzialmente tossiche, dalle emissioni atmosferiche all’acqua contaminata fino agli alimenti trasformati.

Particolare preoccupazione deriva dalla produzione di carta da forno, un oggetto che sembra innocuo e che utilizziamo innumerevoli volte, ma che nasconde insidie legate alla presenza di PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche). Queste sostanze chimiche, utilizzate per rendere il materiale resistente al calore e impermeabile, sono estremamente persistenti e possono accumularsi nel nostro organismo.

Studi rivelano che i PFAS sono collegati a patologie gravi, tra cui malattie del fegato, disturbi alla tiroide e perforazione dei sistemi riproduttivi. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha affermato che l'esposizione prolungata a questi sostanze chimiche è associata a tumori e problemi immunitari. Francesco Romizi, dell'ISDE, raccomanda di scegliere sempre articoli senza PFAS e di evitare di riutilizzare la carta forno già sottoposta a calore.

Ma ci sono alternative valide! Il mercato offre diverse soluzioni per ridurre il rischio. I tappetini in silicone riutilizzabili resistono a elevate temperature senza rilasciare sostanze tossiche e possono essere lavati e usati infinite volte, promuovendo una cucina più sostenibile. Inoltre, le teglie in ceramica o vetro temperato, anche se più costose, sono riutilizzabili e riciclabili.

Un'altra soluzione interessante è l'uso di foglie di banano o mais, che possono essere utilizzate per cucinare in modo naturale, aggiungendo anche una nota esotica ai piatti. Infine, le stoviglie in ferro battuto o acciaio inossidabile rappresentano un’ottima scelta, garantendo durabilità e una cottura uniforme senza la necessità di rivestimenti tossici.

Adottando misure preventive e scelte più sicure, possiamo ridurre l’esposizione a sostanze nocive e proteggere non solo la nostra salute, ma anche quella dell’ambiente. La consapevolezza è il primo passo per un futuro più sano!