Scienza

Allerta Malaria a Verona: Il Caso Importato Svelato

2024-11-08

Autore: Francesco

La notizia di un caso di malaria segnalato il 7 novembre a Verona ha fatto tremare la comunità locale, ma dopo accurate indagini, è emerso che non si tratta di un caso autoctono. L'Azienda Ospedaliera di Verona, in collaborazione con la Direzione Prevenzione della Regione Veneto e il Servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp) dell'Ulss 9 Scaligera, ha scoperto che il paziente aveva recentemente viaggiato in una zona endemica, escludendo il contagio avvenuto in Italia.

"Abbiamo incrociato informazioni con l'Usmaf e il datore di lavoro del paziente, e abbiamo confermato che si tratta di malaria importata," afferma Francesca Russo, responsabile della Direzione Prevenzione della Regione Veneto. "Abbiamo comunque attivato misure preventive per verificare la situazione sul campo, solo per sicurezza. Fortunatamente, non si è rivelato un caso autoctono."

La malaria, una malattia tropicale causata dai protozoi del genere Plasmodium, colpisce maggiormente l'Africa, dove il 94% dei casi si verifica. È trasmessa dalle zanzare femmine del genere Anopheles, e sebbene la trasmissione da sangue a sangue sia rara, essa può avvenire attraverso trasfusioni o aghi contaminati. I sintomi, che si manifestano dopo 7-18 giorni dall'infezione, includono febbre, sudorazione, e dolori muscolari. Sebbene non ci siano stati casi autoctoni recenti in Italia, è importante mantenere alta l'attenzione.

La prevenzione della malaria si basa su diverse misure, dalla bonifica ambientale all'uso di zanzariere trattate con insetticidi, fino a profilassi farmacologica per chi viaggia in aree a rischio. E, novità recente, alcuni Paesi africani stanno introducendo vaccini altamente efficaci contro la malaria.

Cosa significa "autoctono"?

Il termine "autoctono" si riferisce a casi di malaria contratti nel proprio paese, situazione ormai rara in Italia grazie a anni di monitoraggio e prevenzione. Nelle ultime settimane, erano circolate notizie fuorvianti sul paziente veronese, ma le indagini hanno fortunatamente confermato l'origine importata del contagio.

In Italia, le zanzare Anopheles esistono ancora, ma sono principalmente concentrate nelle regioni centro-meridionali e nelle isole. In Veneto, al contrario, queste zanzare non sono attualmente presenti, il che rende impossibile la trasmissione locale della malaria.

Negli ultimi anni, l'ISS ha confermato 3805 casi di malaria in Italia, di cui 12 provenivano da fonti autoctone. Le autorità sanitarie continuano a monitorare il fenomeno con attenzione, mantenendo attive le campagne di sensibilizzazione e prevenzione.

Una potenziale modalità di trasmissione, se il caso fosse stato autoctono, sarebbe stata tramite zanzare "da bagaglio", trasportate inconsapevolmente da viaggiatori, ma in questo caso speculazioni del genere sono state fugate. L'attenzione rimane alta, ma per ora, il pericolo è stato scongiurato.