Albano avverte: 'Il governo cerca lo scontro, ma noi rispettiamo la legge'
2024-11-10
Autore: Alessandra
"Non sono intenzionata a entrare in conflitto con il governo; semmai è il governo a volere uno scontro con me, e io cerco di evitarlo. La personalizzazione del confronto è diventata insopportabile. Ci sono giudici che si stanno impegnando per svolgere il loro lavoro, e c'è stata una presa di posizione unanime da parte di tutte le comunità giuridiche, dall'Unione delle camere penali alle associazioni dei professori di diritto dell'Unione europea: tutti concordano sul fatto che sulla supremazia del diritto europeo non si può discutere". Così ha dichiarato Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica e giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma, al termine del convegno di Magistratura Democratica.
"Il fatto che chi cerca di applicare la Costituzione venga etichettato come 'giudice comunista' è estremamente preoccupante per il futuro della nostra democrazia. Noi non abbiamo in tasca il libretto di Mao né il Capitale di Marx; noi abbiamo la Costituzione". Queste parole di Albano risuonano forti soprattutto in un momento storico in cui i valori democratici sono messi alla prova.
In contesto di tensione politica, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha aggiunto: "Noi desideriamo dialogare con la magistratura perché sappiamo che essa è chiamata ad applicare le leggi. Tuttavia, è essenziale distinguere tra l’analisi del contenuto delle leggi e le critiche politiche. Mattarella è stato chiaro su questo punto: ci si aspetta un abbassamento dei toni, sia dalla magistratura nei confronti delle leggi approvate sia dalla politica nei confronti delle sentenze".
Mentre il dibattito continua, molte voci nel panorama giuridico e politico invitano a riflettere sull’importanza di mantenere il rispetto delle istituzioni e l’integrità del sistema legale, sottolineando che le future sfide democratiche richiedono un impegno collettivo per la tutela e il rispetto della giustizia.