Aggressione ai sanitari a Reggio Emilia: l'ennesimo atto di violenza che non possiamo tollerare!
2025-01-08
Autore: Matteo
Scandiano (Reggio Emilia), 8 gennaio 2025 – Un nuovo inaccettabile episodio di aggressione nei confronti del personale medico è avvenuto a Scandiano, dove tre soccorritori sono stati attaccati mentre prestavano soccorso a un anziano.
Secondo quanto riportato, il 118 è stato contattato dai carabinieri per intervenire in un litigio familiare che aveva provocato ferite a un uomo anziano. Durante il soccorso, però, una donna con disturbi psichiatrici ha aggredito un infermiere dell'AUSL di Reggio, un volontario della Croce Rossa Italiana e un altro volontario di Emilia Ambulanze.
La risposta delle autorità regionali è stata immediata. Massimo Fabi, assessore alla sanità, ha espresso tramite una nota la sua solidarietà ai soccorritori, affermando: "L'aggressione è l'ennesimo atto che segna un clima di violenza contro chi, ogni giorno, si occupa della nostra salute. È un fenomeno paradossale che non possiamo più tollerare. Siamo al fianco del personale sanitario e ci impegniamo a garantire condizioni di lavoro più sicure per tutti coloro che operano in questo settore".
Anche l'Amministrazione comunale di Scandiano ha voluto condannare l'accaduto, dichiarando: "Questa violenza rappresenta non solo un attacco ai professionisti, ma un danno all'intera comunità. Dobbiamo ricordare che questi operatori sono stati considerati 'gli angeli del Covid' e ora il nostro dovere è tutelare il loro lavoro".
Un tema preoccupante è l'aumento degli atti di violenza contro i professionisti sanitari. Nel 2024, il numero di aggressioni fisiche e psicologiche in Italia è cresciuto del 33%. Tendenze simili si riscontrano in Europa e nel mondo, con picchi in regioni con sistemi sanitari precari o in aree di conflitto. Foad Aodi, presidente delle associazioni Amsi e Umem, ha sottolineato l'urgenza di affrontare questo problema.
Per combattere questo fenomeno, il governo italiano ha recentemente approvato leggi più severe per proteggere i professionisti della salute. Le nuove normative prevedono misure come l'arresto obbligatorio per chi compie atti di violenza e danneggiamento nei confronti di operatori sanitari. È ora fondamentale che la società intera prenda coscienza di queste violenze e faccia la propria parte per difendere chi si occupa della salute pubblica. Dobbiamo assicurarci che episodi del genere non si ripetano mai più e che chiunque operi per il benessere della comunità possa farlo in sicurezza.