La settimana scorsa, la Russia ha lanciato un attacco devastante all'Ucraina, utilizzando oltre 900 bombe e quasi 500 droni Shahed, insieme a circa 30 missili. Questa tragica notizia è stata riportata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post su Telegram.

La gran parte di questi attacchi si è concentrata su obiettivi civili e infrastrutture critiche, causando danni inestimabili e mettendo in pericolo la vita quotidiana dei cittadini ucraini. Zelensky sottolinea che la situazione potrebbe essere drasticamente diversa se gli alleati dell'Ucraina fornissero armi a lungo raggio adeguate. Inoltre, ha esortato a imporre sanzioni veramente efficaci contro la Russia, che impedirebbero l'importazione di componenti vitali per la produzione di droni e missili, e a prendere decisioni politiche che possano minare la volontà di Mosca di continuare il conflitto.

La comunità internazionale è chiamata a riflettere sulla gravità della situazione e sull’importanza di un aiuto concreto all'Ucraina in un momento così critico. La resilienza del popolo ucraino continua, ma senza un sufficiente supporto estero, il futuro rimane incerto. Il mondo osserva, e ci si aspetta che la reazione globale non si faccia attendere.