Questa mattina la città di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, è stata colpita da un devastante attacco missilistico russo che ha lasciato almeno 21 morti e numerosi feriti. I soccorritori hanno confermato il bilancio drammatico, evidenziando che l'attacco ha colpito il centro cittadino proprio nel momento in cui molti abitanti si trovavano per strada.

Zelensky accusa Mosca di terrorismo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'azione della Russia come terroristica, esigendo una "risposta ferma" dalla comunità internazionale. In un messaggio su Telegram, ha dichiarato: "La Russia deve essere trattata come merita un terrorista. Senza pressione sull'aggressore, la pace è impossibile. La diplomazia non ha fermato le bombe e le esplosioni".

Un attacco sui civili durante le celebrazioni

Zelensky ha anche sottolineato che l'attacco è avvenuto nel giorno delle Palme, quando molti cittadini stavano andando in chiesa. Ha denunciato che "decine di civili sono stati colpiti", confermando ancora una volta l'orrenda intenzione di Putin di seminare terrore anche in giornate di grande significato religioso.

Reazioni e preparativi al Cremlino

Mentre le autorità ucraine accertano le conseguenze dell'attacco, il sindaco di Sumy, Artem Kobzar, ha chiesto maggiore attenzione internazionale, avvertendo della gravità della situazione. Dall'altro lato, il Cremlino ha fatto sapere che un incontro tra Putin e Trump potrebbe tenersi a breve, aggiungendo una nota di contesto alle dinamiche geopolitiche in corso.

Trump ottimista nonostante i conflitti

Il presidente americano Donald Trump ha manifestato un ottimismo discutibile riguardo alla situazione tra Ucraina e Russia, affermando che le relazioni potrebbero migliorare, nonostante i continui attacchi reciproci. Tuttavia, ha anche espresso frustrazioni per la mancanza di progressi nelle negoziazioni.

Confronti e attacchi si susseguono, ma l'ombra della guerra continua a gravare sulla regione. Le vittime civili e il dolore causato da situazioni simili sono un triste promemoria di come la violenza possa colpire anche nei momenti meno attesi.