"Vorrei veder punito chi non ha parlato"
2025-01-05
Autore: Alessandra
Anna Maria Stefanini esce dalla chiesa di Santa Caterina accompagnata dal cardinale Matteo Zuppi. Durante la messa, la madre del carabiniere Otello ha espresso la sua gratitudine ai presenti, sottolineando che "tanti anche quest’anno" sono venuti a ricordare i tre giovani che hanno perso la vita. La signora Stefanini ha dichiarato: "Sono passati tanti anni, ma il dolore è sempre lo stesso. Questi ragazzi non meriterbbero di essere dimenticati. Vi prego, continuate a venire a ricordarli, anche quando non ci sarò più".
Le sue parole si sono fatte ancora più forti quando ha sottolineato: "Desidero la vera verità, perché la Uno Bianca non è rappresentata solo dai Savi. In totale, questi ragazzi avevano solo 64 anni in tre, non possono essere dimenticati”. La speranza di giustizia è riposta nella nuova inchiesta: “Spero in un po’ di giustizia, affinché questo non diventi uno dei tanti misteri dell'Italia".
Anna Maria ha poi ricordato che, oltre ai tre carabinieri, ci sono anche altre due vittime: "Non sono tre i carabinieri morti, ma cinque, poiché ci sono anche Cataldo Stasi e Umberto Erriu. Ora che le loro mamme non ci sono più, io mi sento la mamma di tutti. Li porto nel mio cuore e prego sempre per loro e per le loro mamme, in ricordo di ciò che hanno sofferto".
Riflettendo sul dolore personale, Anna Maria ha affermato: "L’ergastolo non l’hanno sopportato loro, ma noi: mio marito non è più lui stesso e io l’ho perso, poiché il dolore per la morte di un figlio è insopportabile. Sono andata avanti perché, grazie a Dio, ho un altro figlio e dei nipoti, altrimenti non so come avrei fatto". La signora ha espresso la sua brama di conoscere la verità, dicendo: “Desidero sapere la verità qui, e se non la saprò qui, la saprò lassù. Preferisco saperla qui e vedere punito chi sapeva e non ha parlato".
La sua testimonianza è un forte richiamo alla giustizia e alla memoria, lasciando in tutti noi una riflessione profonda sul valore della verità e sull’importanza di non dimenticare le vite spezzate.