Nazionale

Violenze a Capodanno a Milano: il racconto agghiacciante di una studentessa inglese

2025-01-19

Autore: Francesco

Milano, 19 gennaio 2025 - "Afferrata e tirata da sconosciuti che mi tenevano braccia e mani", è così che inizia il racconto drammatico di una giovane studentessa inglese di 19 anni, vittima di molestie di massa in Piazza Duomo durante i festeggiamenti di Capodanno. La ragazza ha descritto un incubo: "Ogni uomo che passava, una quarantina in tutto, cercava di palparmi, alzare il vestito, separarmi dai miei amici o colpirmi". Tornando indietro ai momenti cruciali, ha dichiarato di aver lottato disperatamente per liberarsi e che i suoi aggressori sembravano godere della sua angoscia.

Il dramma è culminato poco prima della mezzanotte, quando la ragazza era in compagnia di due amiche inglesi e di sei studenti belgi. Ha raccontato di essersi trovata a terra, sanguinante, dopo aver tentato di difendersi. "Ci hanno lanciato un liquido irritante che ci ha fatto bruciare gli occhi e il naso, sembrava impossibile respirare", ha aggiunto. In un momento di grande coraggio, ha anche salvato un’altra donna che veniva molestata, ma purtroppo gli aggressori si sono poi scagliati contro di lei.

La studentessa ha deciso di testimoniare per garantire che la sua storia venisse ascoltata e di denunciare la gravità del suo attacco. Ha anche espresso il suo risentimento verso alcune narrazioni che hanno collegato l'accaduto a questioni religiose: "Non ero d'accordo con l'idea che avessero simboli religiosi. Sono scossa dopo aver letto articoli che attribuiscono questo comportamento all'Islam. Quella notte non c'era religione, ma solo un gruppo di uomini disgustosi e organizzati che devono affrontare le conseguenze delle loro azioni".

In seguito all'incidente, la ragazza è tornata nel suo paese e ha presentato una denuncia tramite l'ambasciata italiana a Londra. È chiaro che l'esperienza le ha lasciato profonde cicatrici emotive: "Sto faticando a recuperare la fiducia nell'umanità dopo ciò che ho vissuto in un paese che credevo fosse sicuro". Questo tragico evento ha sollevato interrogativi sui livelli di sicurezza e sulla necessità di proteggere le persone, specialmente durante grandi eventi pubblici. La vicenda ha anche acceso il dibattito sul rispetto per le donne e sulla violenza di genere, temi che necessitano una seria riflessione collettiva.