Venezuela: gas lacrimogeni contro i cortei anti-Maduro
2025-01-09
Autore: Sofia
In Venezuela, la tensione è palpabile come le forze dell'ordine stanno usando gas lacrimogeni contro i manifestanti che hanno preso parte ai cortei convocati dalla leader di opposizione María Corina Machado. Queste manifestazioni sono state indette per contestare l'insediamento di Nicolás Maduro, che sta per intraprendere il suo terzo mandato presidenziale. La situazione è critica, con episodi di violenza segnalati nella regione di Maracay e nel Carabobo.
I manifestanti sfilano in tutto il Paese al grido di "Gloria al bravo pueblo", slogan simbolo della loro resistenza contro il governo chavista. Machado, attraverso i social, ha definito la giornata un evento storico e ha ribadito: "Siamo milioni a chiedere la stessa cosa: che Maduro se ne vada!". In risposta, il regime ha organizzato una contro-manifestazione a sostegno di Maduro, mentre malcontento cresce in seguito a una nuova ondata di arresti di leader dell'opposizione e attivisti per i diritti umani, suscitando condanne a livello internazionale.
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ha espresso "profonda preoccupazione" per le "detenzioni arbitrarie e intimidazioni" in Venezuela. Ha esortato a cercare un dialogo per abbassare la tensione e a mettere fine all'escalation della violenza, sottolineando che le violazioni dei diritti umani non possono essere tollerate.
In un clima di incertezza, è stato arrestato Enrique Marquez, ex candidato alle presidenziali, accusato di organizzare un presunto colpo di Stato contro Maduro. Il ministro degli Interni, Diosdado Cabello, ha anche menzionato un piano per instaurare una presidenza parallela all'estero, alimentando le tensioni con accuse di complotto.
Intanto, il Canada ha espresso il suo sostegno a Edmundo González Urrutia, riconoscendolo come presidente eletto. Questo ha ulteriormente inasprito i rapporti tra il governo venezuelano e la comunità internazionale.
La Conferenza Episcopale venezuelana ha chiesto di rispettare la volontà popolare delle elezioni e di lavorare per la "dignità, la giustizia e la pace" nel Paese. In un comunicato, i vescovi hanno esortato all'unità tra i diversi settori della società, sottolineando l'importanza di collaborare per risolvere i problemi che affliggono il Venezuela. La comunità internazionale è stata invitata a mantenere alta l'attenzione sulla situazione venezuelana e a sostenere sforzi pacifici e giusti per un cambiamento duraturo.