Un atto vandalico ha sconvolto il centro di Dronero mercoledì 16 aprile, dove ignoti hanno imbrattato la lapide commemorativa dedicata ai Caduti della prima e della seconda guerra mondiale, situata in piazza Allemandi. Le telecamere di videosorveglianza potrebbero giocare un ruolo fondamentale per identificare i colpevoli.

Accanto alla lapide, è stato trovato un biglietto che fa riferimento a una frase controversa pronunciata dal presidente della Regione Alberto Cirio durante una conferenza stampa per presentare l’Adunata degli Alpini, prevista dal 9 all'11 maggio a Biella.

Il messaggio recita: «Caro Alberto Cirio, sono ancora sconvolto da quella che potrei definire una gaffe o un'affermazione azzardata. Lei ha dichiarato che l’Adunata rappresenta "anche un tributo ai tanti alpini che nella campagna di Russia persero la vita per difendere la nostra libertà".»

La missiva continua con una riflessione critica: «Non intendo entrare nei dettagli delle ragioni che portarono Mussolini a quell'infausta partecipazione al conflitto, che fu fondamentalmente un'invasione al seguito dei nazisti. Non eravamo difendenti da un pericolo bolscevico. Vorrei solo farle notare un fatto: lei è stato eletto con una maggioranza schiacciante, principalmente grazie ai voti del suo elettorato in provincia di Cuneo.»

Questo episodio non solo solleva interrogativi sulla responsabilità storica e morale legata agli eventi passati, ma mette anche in luce le tensioni attuali nella politica locale. Qual è il limite tra commemorazione e strumentalizzazione del passato?