Intrattenimento

Una Spia ai Tempi della Regina: Il Segreto di Anthony Blunt

2025-01-21

Autore: Maria

Scoprire che un agente dei sovietici operava a Buckingham Palace non sembra una trama da romanzo, ma è un fatto reale che ha scosso la monarchia britannica tra gli anni '60 e '70. La figura chiave di questa intrigante storia è Anthony Blunt, curatore delle opere d'arte del Palazzo e membro di un famoso gruppo di spie noto come 'Cambridge Five'. Un fatto scandaloso è che la regina Elisabetta II non fu informata della presenza di Blunt come spia fino a nove anni dopo la sua ammissione al MI5.

Il Doppio Gioco di Blunt

Nato nel 1907, Anthony Blunt era un rinomato storico e critico d'arte, educato a Marlborough e a Cambridge. Nominato curatore delle opere a Buckingham nel 1945, Blunt condusse una vita apparentemente tranquilla, ma si muoveva in un mondo di alta cultura e potere. Tuttavia, nel 1934, si unì al gruppo di spie 'Cambridge Five', lavorando come informatore per i sovietici, anche durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre contemporaneamente prestava servizio nell'intelligence britannica.

Il suo doppio gioco non si limitava alla semplice raccolta di informazioni; Blunt contribuì attivamente alla decodificazione dei messaggi tedeschi, utilizzando le informazioni ottenute attraverso il servizio di intelligence britannico e il famoso sistema 'Enigma'. Che sia stato veramente lui a reclutare altri spioni come l'editore americano Michael Straight continua a essere oggetto di dibattito.

Scandalo e Investighe

Nel 1963, la sua fortuna cessò di esistere quando Straight rivelò la verità sul suo passato. Blunt fu interrogato dall’MI5 e, dopo aver ammesso le sue attività di spionaggio, ricevette immunità per continuare a lavorare nella Royal Collection. Tuttavia, la sua reputazione era ormai rovinata, soprattutto dopo che il primo ministro Margaret Thatcher ne parlò pubblicamente nel 1979, portandolo a perdere ogni titolo onorifico.

La Regina e il Segreto Nascosto

Uno degli aspetti più sorprendenti della vicenda è che la regina Elisabetta non fu informata della doppia vita di Blunt fino al 1973, e ciò solleva interrogativi sulle dinamiche interne della monarchia inglese e dell'intelligence. Fielding i recenti documenti declassificati dall'MI5, risulta che la decisione di informare la sovrana arrivò soltanto quando l'ex spia si ammalò di cancro. La corte temeva che la sua morte avrebbe potuto portare alla pubblicazione di dettagli compromettenti.

Curiosamente, ci sono indicazioni che Elisabetta fosse a conoscenza di voci riguardanti Blunt già negli anni '50. Il suo segretario privato, Martin Charteris, commentò che la regina affrontò la rivelazione con calma sorprendente, suggerendo che potesse già avere un'idea di ciò che accadeva.

L'Eredità di Blunt

Le nuove rivelazioni sul caso Blunt sfidano la nostra comprensione della monarchia e delle sue relazioni con il mondo dello spionaggio. Cosa sapeva realmente la regina? Resteranno sempre ombre su questo mistero. I documenti dell'MI5, che non sono soggetti a pubblica divulgazione, possono continuare a nascondere segreti inaccessibili. Sir Ken McCallum, direttore dell'MI5, ha sottolineato l'obiettivo dell'agenzia di mantenere un certo grado di riservatezza, rendendo difficile ottenere una visione completa di eventi passati come questo.

Resta che la vicenda di Anthony Blunt è una finestra su un periodo turbolento della storia britannica, ricca di tradimenti e segreti. Il legame tra cultura, politica e spionaggio non è mai stato così intrigante.