Questa settimana a Collina delle Muse, un finanziere e la sua famiglia sono stati oggetto di uno sfratto drammatico, con l'intervento di numerosi agenti della polizia locale e mezzi blindati. Tutto è avvenuto alle 7 del mattino di lunedì 10 marzo, causando un malore all'uomo durante l'operazione. Tale sfratto sembra avvenire nonostante una legge che vieta gli sfratti per le forze dell'ordine e le loro famiglie, generando indignazione tra i cittadini e i rappresentanti politici.

La comunità locale, rappresentata da Asia-Usb, ha criticato la situazione, dichiarando che lo sfratto è avvenuto "per finita locazione" e ha sottolineato come la società Boccea Immobiliare abbia costruito gli alloggi violando leggi sull'edilizia popolare. Nonostante proposte di revoca della concessione, l'assemblea capitolina non ha preso provvedimenti, mostrando l'indifferenza delle autorità, tra cui gli uffici dell'urbanistica di Roma e il ministero delle Infrastrutture. Questo scenario ha fatto sollevare un grido di allerta: "Roma continua a essere il terreno di caccia per la rendita speculativa anche quando si tratta di edilizia pubblica."

Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative, ha definito la situazione "inaccettabile", affermando che l'operazione di sfratto ha superato ogni limite di drammaticità, e promettendo di attivarsi immediatamente per risolvere la questione.

Il deputato Francesco Silvestri del Movimento Cinque Stelle ha manifestato la sua vergogna per l'accaduto, sottolineando come questa situazione colpisca coloro che servono lo Stato e la necessità di azioni immediate da parte del Governo.

Anche l'ex sindaca Virginia Raggi e il consigliere Daniele Diaco hanno espresso indignazione, evidenziando che il finanziere vivente di un alloggio con finanziamenti agevolati è stato trattato senza rispetto per la sua posizione. Hanno esortato le istituzioni a intervenire per tutelare gli inquilini della zona.

Infine, il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea De Priamo, ha annunciato l'intenzione di approvare una legge che prevede il diritto al riscatto per gli agenti delle forze dell'ordine, sottolineando che i provvedimenti legislativi devono essere rapidi e risolutivi per evitare ulteriori sfratti ingiusti. Le forze di polizia e le istituzioni sono chiamate a una riflessione profonda su come trattare gli eroi che servono e proteggono la società.