Scienza

Un Buco Nero Esplosivo: Scoperto Raggio Gamma Mentre Gli Astronomi Puntono l'Obiettivo!

2024-12-23

Autore: Luca

Un'équipe di astronomi provenienti da tutto il mondo ha fatto una scoperta sensazionale: un'enorme esplosione di raggi gamma dal buco nero supermassiccio M87*, situato a incredibili 55 milioni di anni luce dalla Terra, è stata captata durante la storica campagna di osservazione dell'Event Horizon Telescope nel 2018, che ha portato alla creazione della prima immagine di un buco nero. Questo straordinario evento, che ha avuto luogo per circa tre giorni, è stato osservato da 25 telescopi sia terrestri che spaziali nell'aprile di quel fatidico anno.

Questa scoperta non è solo eccezionale, ma offre agli scienziati un'opportunità unica di studiare le leggi della fisica che governano i buchi neri supermassicci. Il lampo di raggi gamma catturato è stato il primo registrato da M87* in oltre dieci anni, fornendo ai ricercatori l'occasione di determinare con grande precisione le dimensioni della regione coinvolta nell'emissione.

"Siamo stati incredibilmente fortunati a registrare un lampo da M87 durante questa campagna multi-lunghezza d'onda", ha affermato Giacomo Principe dell'Università di Trieste, uno dei coautori dello studio accettato per pubblicazione nella rivista Astronomy & Astrophysics.

Le ipotesi dei ricercatori indicano che il lampo possa essersi originato dall'interazione tra il materiale inghiottito dal buco nero e il suo campo magnetico esterno. Questi fenomeni sono tra i più violenti dell'universo, ma sono notoriamente difficili da monitorare, poiché sono visibili soltanto in specifiche lunghezze d'onda.

Kazuhiro Hada dell'Università della Città di Nagoya, coautore dello studio, ha evidenziato l'imprevedibilità di questi eventi: "L'attività di questo buco nero supermassiccio è altamente incerta – è complicato prevedere il momento in cui avverrà un flash di raggi gamma".

Il team ha notato che la regione dell'esplosione presenta una struttura complessa, mostrando caratteristiche variabili a seconda della lunghezza d'onda osservata. Inoltre, la struttura anellosa del buco nero steso sembrava modificarsi in risposta al lampo, suggerendo un'interessante connessione tra i due fenomeni.

Sera Markoff, professoressa dell'Università di Amsterdam e coautrice dello studio, ha sottolineato la rilevanza di questa scoperta: "Per la prima volta, possiamo combinare l'imaging diretto delle aree vicine all'orizzonte degli eventi con i lampi di raggi gamma generati da eventi di accelerazione delle particelle e testare diverse teorie sull'origine di questi lampi". Questo potrebbe segnare un cambiamento radicale nella nostra comprensione dei buchi neri e della fisica che li circonda, sollevando interrogativi intriganti su come avvengano davvero questi fenomeni estremi nell'Universo.