Finanze

UE: "Google e Apple devono adeguarsi al Digital Markets Act". Le aziende in allerta contro la normativa temuta da Trump: "Danni a imprese e consumatori"

2025-03-19

Autore: Luca

Mentre gli Stati Uniti si preparano ad applicare dazi reciproci sui partner commerciali, la Commissione Europea sta alzando la voce contro Big Tech per il mancato rispetto del Digital Markets Act (DMA). Nel mirino di Bruxelles ci sono Google e Apple, insieme a nomi di spicco come Amazon e Meta, identificati come “gatekeeper”: le piattaforme che fungono da intermediari tra aziende e consumatori. Nel 2024 era stata avviata un’indagine approfondita su di loro.

Le reazioni delle aziende non si sono fatte attendere. La Casa Bianca non ha ancora preso una posizione ufficiale, ma è noto che Donald Trump considera il DMA una minaccia per le aziende americane, definendolo una “distorsione” del mercato e minacciando ritorsioni.

Bruxelles, mercoledì scorso, ha inviato a Google conclusioni preliminari riguardo a violazioni del DMA. Si segnala che Google Search darebbe un vantaggio ai propri servizi sulle alternative, mentre la piattaforma Google Play non consente agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso canali alternativi che potrebbero offrire offerte migliori. Alphabet ora avrà l'opportunità di esaminare i documenti e rispondere per iscritto. Se le violazioni saranno confermate, la Commissione potrebbe adottare una decisione di non conformità e comminare una multa fino al 10% del fatturato globale annuale, rischiando di esacerbare i rapporti con l'amministrazione statunitense.

Google ha risposto negativamente, affermando che le misure suggerite dalla Commissione spingono per modifiche a Google Search, Android e Google Play che, secondo loro, danneggeranno sia le aziende che i consumatori europei. Sostengono che ciò ostacolerà l’innovazione e comprometterà la qualità dei servizi offerti. Google ha dichiarato che sarà più difficile per le persone trovare le informazioni che cercano e che il traffico verso le aziende europee potrebbe diminuire, etichettando le conclusioni della Commissione come “un’idea semplicemente sbagliata”. Hanno anche avvertito che le conclusioni sul sistema Android rischiano di esporre gli utenti a malware e frodi, minacciando così la stessa apertura del sistema operativo.

Per quanto riguarda Apple, la Commissione ha indicato le misure necessarie per migliorare l’interoperabilità tra i suoi sistemi operativi, come iOS e iPadOS, e i dispositivi di altri produttori. Tra le misure richieste c'è l'accesso per i produttori di dispositivi connessi a funzioni essenziali di iOS, compresa la visualizzazione delle notifiche sui dispositivi indossabili e trasferimenti di dati più rapidi tramite Wi-Fi peer-to-peer e NFC. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema digitale più aperto e compatibile, senza compromettere la sicurezza dei dati degli utenti.

Inoltre, Apple dovrà migliorare l’accesso alla documentazione tecnica per gli sviluppatori di app e vie di comunicazione per una gestione più rapida e trasparente delle richieste di interoperabilità. Tali passi intendono garantire che gli utenti europei possano beneficiare di una gamma più ampia di servizi e prodotti innovativi compatibili con i dispositivi Apple. L’UE ha sottolineato che Apple deve attuare queste misure entro le scadenze prestabilite, per promuovere un mercato più competitivo e equo.