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Ucraina-Russia, ultime notizie sulla guerra del 7 aprile | Aggiornamenti in diretta

2025-04-07

Autore: Luca

"Stiamo dialogando con la Russia. Vorrei che" Vladimir Putin "si fermasse": queste le parole del presidente americano Donald Trump a bordo dell'Air Force One, che ha eluso una domanda sullo stato attuale dei negoziati di pace in Ucraina. Trump ha ammonito: "Non mi piacciono i bombardamenti. Le violenze continuano inesorabilmente, e ogni settimana migliaia di giovani perdono la vita in una tragedia che non doveva mai iniziare, e che non sarebbe accaduta se io fossi stato presidente, al 100%".

Il numero di vittime degli attacchi russi che hanno colpito Kryvyi Rih il 4 aprile è in aumento. Oleksandr Vilkul, capo del Consiglio di difesa locale, ha annunciato che un uomo è morto in ospedale, portando così il bilancio totale a 20 vittime. "Purtroppo, il numero delle vittime dell'attacco terroristico russo del 4 aprile è salito a 20; un uomo di 57 anni è deceduto a causa di ferite multiple", ha riferito Vilkul.

Nel frattempo, Papa Francesco ha inviato il suo Elemosiniere in Ucraina per portare sostegno in un momento così difficile, donando quattro ambulanze equipaggiate per salvare vite in una delle regioni più colpite dalla guerra. Questo gesto di solidarietà si inserisce nella costante attenzione del Pontefice verso la sofferenza di chi vive in zone di conflitto. Il cardinale Konrad Krajewski garantisce il supporto morale ai cittadini ucraini, pregando e condividendo le loro pene.

In un contesto di crescente pressione diplomatica, i dialoghi per raggiungere la pace si stanno intensificando. Nonostante ciò, recenti scoperte rivelano che durante gli ultimi tre anni, le forze statunitensi e ucraine hanno collaborato segretamente più di quanto si pensasse, con alleanze che riguardano non solo l'approvvigionamento di armi, ma anche la strategia e l'intelligence.

Secondo l'Institute for the Study of War, il ritmo dell'avanzata russa è costantemente diminuito da novembre 2024; le forze russe hanno conquistato solo 143 chilometri quadrati a marzo, dopo aver raggiunto picchi di 730 chilometri quadrati a novembre dello stesso anno.

A seguito delle crescenti tensioni geopolitiche, un sondaggio condotto in Spagna ha evidenziato che il 78,3% della popolazione percepisce la Russia come la principale minaccia alla pace mondiale, seguita dagli Stati Uniti e da Israele. La metà degli intervistati sostiene la creazione di un esercito europeo, confermando una crescente preoccupazione per la sicurezza e l'autonomia del continente europeo. Sono emerse anche preoccupazioni circa la possibilità di una terza guerra mondiale e l'inflazione come pericoli immediati. Questo contesto suggerisce un forte desiderio di stabilità e cooperazione internazionale per affrontare le sfide attuali.