Oggi, il bilancio delle vittime dei raid russi in Ucraina è salito a sei civili uccisi. Tra questi, tre persone hanno perso la vita a Kiev a causa di un attacco con missili balistici, definito "odioso" dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le forze russe hanno affermato di aver colpito un sito militare a Kiev come rappresaglia per l'uso dei missili americani Atacms da parte dell'Ucraina. Questo attacco ha causato incendi e danni significativi ad infrastrutture, compresa la stazione della metropolitana Lukyanivska.

In aggiunta, altri due civili sono deceduti nella città di Beryslav, nella regione di Kherson, a causa di un bombardamento con proiettili di mortaio. Nella città di Zaporizhzhia, un palazzo residenziale è stato colpito, portando al ritrovamento di un corpo tra le macerie. Questa mattina, il governatore dell'oblast, Ivan Fedorov, ha comunicato che inizialmente si contavano 10 feriti, ma il numero è salito ora ad almeno 11.

Il governatore della regione russa di Kaluga, Vladislav Shapsha, ha riferito che un attacco dronico a Lyudinovo ha provocato un incendio in un'industria. Lyudinovo si trova a 170 chilometri dal confine ucraino. Nel frattempo, il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le forze russe stanno avanzando "in tutte le direzioni" per respingere le truppe ucraine nella regione di Kursk, affermando di aver liberato 800 chilometri quadrati, corrispondenti a oltre il 60% del territorio occupato.

La situazione sul fronte ucraino è molto tesa. Negli ultimi giorni, Kiev ha accusato le truppe russe di aver riattaccato le proprie infrastrutture energetiche, causando gravi danni e blackout. I rifugiati ucraini, nel frattempo, continuano a fuggire dalle zone di guerra: un rappresentante del partito AfD bavarese ha addirittura chiesto che vengano "deportati dalla Germania", suscitando forti controversie a livello internazionale.

La Svezia, che ha abbandonato la sua storica neutralità per unirsi alla NATO, ha inviato 600 soldati in Lettonia per difendere il confine con la Russia.

Sul fronte ucraino, almeno dieci droni hanno colpito un deposito di petrolio nella regione russa di Tula, evidenziando come gli attacchi ucraini stiano mirando sempre più a bersagli strategici in territorio nemico. Il presidente Zelensky ha dichiarato la necessità di unirsi al resto del mondo per contrastare le aggressioni russe.

La guerra in Ucraina continua a evolversi e ottenere visibilità globale, con una crescente preoccupazione per le ripercussioni che potrebbe avere per la sicurezza in Europa e oltre. Le tensioni al confine tra Russia e Ucraina, e le possibili implicazioni geopolitiche, rimangono al centro dell'attenzione internazionale.