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Ucraina Russia, le ultime notizie della guerra di Putin di oggi 24 gennaio

2025-01-24

Autore: Alessandra

Il Cremlino ha ribadito che il presidente russo Vladimir Putin è "pronto" a eventuali colloqui con l'ex presidente americano Donald Trump, attendendo segnali di interesse da Washington. Questo è quanto dichiarato dal portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

Nel frattempo, gli attacchi di droni russi nei pressi di Kiev hanno provocato la morte di due persone e ferito almeno altre due. Le autorità della capitale ucraina hanno segnalato che un edificio residenziale è stato incendiato durante il raid, come riportato su Telegram dal capo dell'amministrazione militare regionale, Mykola Kalashnyk.

Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha sollecitato l'Unione Europea a convincere l'Ucraina a ripristinare il transito del gas russo verso l'Europa, attualmente interrotto. Orban ha espresso la sua preoccupazione riguardo al rinnovo delle sanzioni contro Mosca, sottolineando la necessità di un approccio bilanciato che non danneggi l'Ucraina, ma lavori anche a favore della sua economia.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato che la Russia è l'aggressore e l'Ucraina è l'agredito, ribadendo la necessità di cercare una pace giusta. La questione della pace è cruciale, e molti osservatori oggi si chiedono se ci sia spazio per negoziare un accordo tra i due presidenti in futuro.

La Russia, per parte sua, ha espresso la disponibilità a discutere questioni legate al disarmo nucleare. Peskov ha sottolineato che è nell’interesse del mondo intero avviare negoziati, ribadendo però la necessità di considerare i potenziali nucleari di altre nazioni, come Francia e Regno Unito.

In un contesto di crescente tensione, Sergei Shoigu, il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, ha avvertito che il rischio di conflitti tra potenze nucleari sta aumentando a causa delle azioni occidentali. Accusando l'Occidente di voler "indebolire" Mosca e di avere un comportamento aggressivo, Shoigu ha anche citato l'espansione della NATO come una delle principali cause di instabilità.

Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni con la riunione del Consiglio Affari Esteri dell'UE, dove si discuteranno le sanzioni e il futuro del transito del gas. La situazione rimane fragile e qualsiasi iniziativa di dialogo potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro dell'Ucraina e della regione.