Mondo

Ucraina: La fuga spettacolare della brigata "Anna di Kiev" all'indomani dell'addestramento in Francia

2025-01-04

Autore: Maria

La 155ª Brigata Meccanizzata ucraina, meglio conosciuta come "Anna di Kiev", ha vissuto una debacle senza precedenti che ha scosso le fila dell'esercito ucraino prima ancora di entrare in azione. Ben 1.700 soldati di questa unità, addestrata in Francia e dotata di equipaggiamenti d'avanguardia, hanno abbandonato le loro posizioni, lasciando Pokrovsk vulnerabile all'offensiva russa nella regione di Donetsk.

La creazione di questa brigata era stata accolta con entusiasmo: nel giugno dello scorso anno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron avevano celebrato la formazione di una forza d’élite composta da oltre 5.800 soldati, equipaggiata con carri armati Leopard 2 e obici Caesar da 155 mm, per un programma costato circa 900 miliardi di dollari. Tuttavia, le aspettative si sono scontrate con una dura realtà. Durante un periodo di nove mesi di addestramento tra Polonia e Francia, solo 51 dei 1.924 volontari avevano esperienza militare superiore a un anno, mentre la maggior parte si era arruolata solo due mesi prima dell'addestramento.

Il disastro logistico

Prima del previsto dispiegamento a Pokrovsk, un numero impressionante di soldati, almeno 1.700, ha lasciato le loro postazioni senza permesso. A complicare ulteriormente la situazione, circa 500 soldati risultano ancora dispersi. Quando la brigata è stata infine inviata in combattimento, è entrata in azione con forze ridotte e senza il fondamentale supporto logistico, con risultati devastanti: gravi perdite umane e materiali, inclusi diversi carri armati Leopard 2A4. La mancanza di droni e sistemi di disturbo elettronico, essenziali per le moderne operazioni belliche, ha reso la situazione ancor più critica.

Reazioni e polemiche

Le reazioni alla gestione della brigata non si sono fatte attendere. Yuriy Butusov, corrispondente di guerra ucraino, ha affermato che "questo è un crimine, non contro i soldati, ma contro la leadership che continua a sprecare vite e risorse in nuovi progetti anziché potenziare le unità già esistenti". Bohdan Krotevych, capo di stato maggiore della Brigata Azov, ha messo in discussione l'efficacia della creazione di una nuova brigata priva di soldati esperti, enfatizzando l'urgenza di rinforzare le forze già attive.

La caduta di Pokrovsk potrebbe essere imminente

Attualmente, le forze russe si trovano a soli 5 km da Pokrovsk. Le mancanze e i ritardi nei rinforzi potrebbero portare a un crollo delle difese ucraine in questa area fondamentale, gettando ulteriore ombra sul futuro del conflitto. Un osservatore ha dichiarato: "Il disastro della brigata 'Anna di Kiev' è un chiaro segno delle difficoltà strategiche che l'Ucraina sta affrontando nella sua guerra contro l'invasore russo."

Una strategia fallimentare?

Molti esperti hanno etichettato la 155ª brigata come un’iniziativa più di pubbliche relazioni che di reale strategia militare. L'influencer Serhii Sternenko ha denunciato la carenza di forniture governative, affermando di aver dovuto inviare personalmente kit utili alla brigata. Dopo pochi giorni di battaglia, il colonnello Dmytro Ryumshin, comandante dell’unità, è stato rimosso dal suo incarico. La brigata è stata quindi sciolta, con i suoi membri trasferiti in unità già operative con maggior esperienza.

Conclusione

La vicenda della brigata "Anna di Kiev" è rivelatrice delle gravi difficoltà dell'Ucraina nell'affrontare il conflitto con la Russia. L'errore di investire nella creazione di nuove brigate con reclute inesperte, anziché consolidare le forze veterane, ha evidenziato le lacune strategiche della leadership militare di Kiev. Qualora Pokrovsk dovesse cadere, le conseguenze per le difese ucraine sarebbero catastrofiche.