Nella giornata di oggi, le forze ucraine hanno avuto uno scontro armato con truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk, a soli pochi chilometri dal confine con l'Ucraina. Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev, ha confermato l'incidente attraverso Telegram, annunciando che "le prime truppe nordcoreane sono già state colpite a Kursk".

La capitale ucraina ha subito un attacco da parte dei droni russi durante la notte, provocando l'attivazione delle sirene d'allerta e delle difese aeree. Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha riferito che almeno due droni sono stati abbattuti nei quartieri di Obolon e Desnyan.

Oleksandr Syrsky, capo di stato maggiore dell'esercito ucraino, ha avvertito che le forze ucraine stanno affrontando "una delle più potenti offensiva russe" dall'inizio del conflitto, con nuove conquiste da parte delle truppe di Mosca lungo la linea del fronte orientale. Syrsky ha descritto la situazione come "difficile" e ha sottolineato che alcune aree richiedono un continuo rinnovo delle risorse militari ucraine.

Secondo le stime del Pentagono, il numero delle truppe nordcoreane nel territorio russo sarebbe salito a circa 11-12.000 unità, con almeno 10.000 soldati attualmente schierati nella regione di Kursk. Questo rafforzamento è il risultato dell'offensiva ucraina che ha conquistato diversi chilometri quadrati di territorio russo dal mese di agosto. Il portavoce del Pentagono, maggiore generale Pat Ryder, ha confermato che non ci sono notizie di coinvolgimento attivo delle truppe nordcoreane in combattimenti fino a questo momento.

La tensione nella regione di Kursk è alta, poiché il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che circa 2.000 soldati ucraini sono circondati, con tentativi di sfuggire all'accerchiamento in corso. Putin ha affermato: "Sono circondati, ma non si rendono conto di esserlo. Il comando ha perso i contatti con le truppe". Ultimamente, la Russia ha sostenuto di aver già iniziato le operazioni per eliminare queste unità nemiche, a fronte di stime ucraine che parlano di circa 26.000 soldati ucraini persi nella zona di Kursk negli ultimi mesi.

A livello strategico, la NATO ha espresso preoccupazione per la presenza delle truppe nordcoreane e ha avvertito che questa situazione rappresenta un'escalation pericolosa. In una recente dichiarazione, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha sottolineato come la Russia stia conducendo attacchi ibridi contro le democrazie dei paesi alleati, evidenziando l'importanza di mantenere unita l'alleanza e di supportare l'Ucraina per prevenire l'espansione del conflitto.

Infine, la situazione sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza globale. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha avvertito che l'invasione russa dell'Ucraina e il coinvolgimento nordcoreano potrebbero avere conseguenze devastanti, e la comunità internazionale deve lavorare per fermare questi attacchi e riportare le truppe nordcoreane a casa. Questo scenario di escalation pone l'accento sull'importanza di prevenire un conflitto su scala mondiale, mentre il mondo ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale.