Trump Scatena il Caos: Guerra dei Dazi e Uscita dall'OMS!
2025-01-21
Autore: Sofia
Un giorno esplosivo per Donald Trump, appena insediatosi alla Casa Bianca, con tre discorsi e oltre un'ora di confronto con la stampa nello Studio Ovale. Tra le sue prime mosse, un’enorme grazia accordata a oltre 1.500 assalitori di Capitol Hill e una serie di "purghe" per dirigenti federali "non allineati". Ma non è tutto: Trump minaccia dazi e mette in atto oltre 200 ordini esecutivi per cancellare l'eredità di Biden e ridefinire le fondamenta delle istituzioni americane.
Il varo di provvedimenti draconiani segna l'inizio di una nuova era, in cui Trump non sembra avere intenzione di tirarsi indietro. Con meno di due anni a disposizione, prima delle elezioni di Midterm, ogni mossa deve mirare a consolidare la fragile maggioranza repubblicana al Congresso. Una delle azioni più controverse riguarda la lotta contro l'immigrazione. Il dipartimento della sicurezza nazionale ha rimosso le limitazioni per arresti in zone sensibili come scuole e chiese, affermando che non ci saranno più nascondigli per "criminali".
Inoltre, dopo un’intensa giornata di incontri con leader repubblicani, Trump ha annunciato un investimento privato iniziale di 100 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture legate all'intelligenza artificiale, in una joint venture denominata Stargate, coinvolgendo giganti come SoftBank, Oracle e OpenAI. Ma le sue misure non si fermano qui; ha infatti deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sul clima e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), scelte che hanno destato preoccupazione globale per il futuro della salute e dell'ambiente.
Altre misure drastiche includono la sospensione per 90 giorni degli aiuti destinati all'estero, in attesa di una revisione per allinearli agli interessi americani. La mossa ha scatenato critiche internazionali, compreso un ammonimento da parte dell'Unione Europea. Trump si prepara inoltre a una battaglia fiscale aperta, ritirando il Paese dall’accordo dell'OCSE sulla tassazione minima, un atto che potrebbe intensificare le tensioni con gli alleati.
Tra le sue dichiarazioni più sorprendenti, Trump ha inoltre revelato piani di dazi in favore del messico e del Canada, con il premier canadese Trudeau che ha già avviato promesse di reazione “robusta”. In un contesto geopolitico teso, Trump ha accennato a possibili colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando la necessità di aumentare la spesa per la difesa in Europa.
L’escalation di misure interne comprende anche il ripristino della pena di morte federale, l'abolizione del diritto di cittadinanza per i figli di immigrati illegali e una netta riduzione della tutela per i diritti civili, riempiendo di preoccupazioni il panorama sociale statunitense.
Nel mentre, gli Stati americani controllati dai Democratici tentano di opporsi a queste misure, lanciando una causa contro l'amministrazione Trump per cercare di mantenere lo Ius Soli.
Un tempo di cambiamenti tumultuosi si prospetta all'orizzonte; mentre il mondo attende con ansia di vedere come si tradurranno le promesse di Trump in azioni concrete.