
Trump riporta la produzione in patria: Paragone critica la sinistra e il suo fallimento
2025-04-04
Autore: Giulia
Perché dovrebbero applaudire le borse, la finanza o le multinazionali ai dazi? Per rispondere, consideriamo il Vietnam, il Paese che ha sofferto di più a causa di queste misure. Un amico al bar mi ha chiesto: "Cosa c’entra il Vietnam?". Gli ho mostrato le sue sneaker e ho chiesto: "Dove pensi siano fatte?". La risposta è semplice: in Vietnam, dove sfruttano i lavoratori e operano con regole favorevoli per massimizzare i profitti. Nel frattempo, le stesse aziende lanciano campagne pubblicitarie politicamente corrette per nascondere il loro sfruttamento. Trump ha fatto qualcosa che la sinistra avrebbe dovuto promuovere: riequilibrare il processo di globalizzazione.
Dai vini agli oli e ai farmaci: chi paga realmente il prezzo dei dazi? La globalizzazione non è più sostenibile e questo è l’argomento centrale di "La Globalizzazione è finita", un saggio di Rana Foroohar, vicedirettore del Financial Times. Questo libro, pur non approvando la strategia di Trump, offre una riflessione critica sul fallimento della globalizzazione e sul divario crescente tra le élite e i lavoratori sfruttati.
Colpendo i prodotti made in Vietnam, Trump costringe le multinazionali, come quelle delle scarpe, a riportare la produzione in America e a creare nuovi posti di lavoro per gli statunitensi. Questo è un passo importante per il rilancio della manifattura, uno dei punti cardine del suo programma "Make America Great Again".
Inoltre, c'è la questione del potere cinese. Come sottolinea Foroohar, la Cina è il campione della globalizzazione distruttiva, approfittando della sua adesione all'Organizzazione Mondiale del Commercio per svuotare le economie altrui. Trump infrange questo schema, affermando che la catena di approvvigionamento deve accorciarsi e tornare in patria. Questo è un tentativo di fermare la Cina, che ha accumulato troppi vantaggi durante il periodo di globalizzazione: minerali, iniziative nella green economy, e il controllo su strateghi dell'Indopacifico e dell'Africa, oltre alla sua flotta commerciale predominante.
In un contesto in cui le tensioni tra Stati Uniti e Cina continuano ad aumentare, il ritorno alla produzione nazionale potrebbe avere effetti significativi sull'economia americana. Le riforme di Trump mirano non solo a ripristinare posti di lavoro, ma anche a garantire una maggiore sicurezza economica per il paese. Con questo approccio, il futuro della manifattura americana potrebbe essere più luminoso, ma il percorso sarà irto di ostacoli.