Trump Minaccia Da Alti Dazi all'UE: La Risposta di Dombrovski
2025-01-22
Autore: Matteo
Donald Trump, nel suo secondo giorno da presidente, ha lanciato nuove minacce tariffarie che interessano non solo la Cina, ma anche l'Unione Europea, dopo aver già puntato il dito contro Canada e Messico. Durante un evento alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato: "Stiamo parlando di una tariffa del 10% sulla Cina, per il fentanyl che stanno inviando in Messico e Canada", aggiungendo che i paesi devono affrontare la verità economica. Ha inoltre ribadito il suo rammarico per il deficit commerciale con l'Unione Europea, affermando che l'Europa deve prepararsi a pagare per le tariffe imposte a partire dal 1 febbraio prossimo.
Le dichiarazioni del presidente statunitense hanno suscitato reazioni immediate da parte delle istituzioni europee. Valdis Dombrovskis, il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ha risposto affermando che l'UE adotterà una “risposta proporzionata” alle minacce commerciali di Trump, sottolineando l'importanza di trovare un terreno comune per le future relazioni economiche.
Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha rincarato la dose, esprimendo la necessità di prepararsi a queste possibili complicazioni e affermando che gli stati membri hanno l'opportunità di potenziare il mercato interno per mitigare l'impatto di nuovi dazi.
Trump, nel contesto della sua strategia commerciale, ha anche annunciato piani ambiziosi per il settore tecnologico, inclusa una collaborazione con Elon Musk su progetti legati a TikTok e intelligenza artificiale attraverso una joint venture chiamata “Stargate”, destinata a raccogliere investimenti fino a 500 miliardi di dollari.
Inoltre, il presidente ha ripreso in mano la questione della politica energetica, pianificando la sospensione di oltre 300 miliardi di dollari di finanziamenti federali per le infrastrutture verdi, in un segnale chiaro della sua intenzione di smantellare le precedenti politiche ecologiche.
In un contesto geopolitico teso, ha anche accennato a possibili incontri con leader come Vladimir Putin, lasciando intendere che il dialogo, seppur difficile, resta una strategia preferita rispetto a sanzioni dure.
Con le prossime scadenze previste, il mondo attende ora di vedere come gli alleati europei reagiranno alle misure di Trump e quali strategie metteranno in atto per preservare l’equilibrio commerciale.