Tecnologia

Trump mette gli occhi sulle infrastrutture energetiche dell'Ucraina: un piano audace o una mossa rischiosa?

2025-03-21

Autore: Chiara

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato ambiziose strategie per l'Ucraina, mirando non solo alle terre rare, ma anche alle centrali nucleari e ai server di gestione dei dati sensibili. Questo approccio fa parte di un piano più ampio per garantire la sicurezza energetica di Kiev e proteggere i dati da potenziali attacchi russi. Secondo Trump, se gli Stati Uniti gestissero queste infrastrutture, i russi sarebbero meno propensi a bombardare.

Riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto il controllo russo, la situazione rimane incerta. Sebbene la città di Zaporizhzhia sia sotto amministrazione ucraina, la centrale è ferma dal settembre 2022 e rappresenta una parte cruciale della produzione energetica del paese, contribuendo a circa il 55% delle necessità energetiche nazionali. Come ha sottolineato il segretario di Stato Marco Rubio, Trump crede che la gestione statunitense delle infrastrutture energetiche possa essere una forma di protezione migliore.

D'altro canto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente affermato che le centrali nucleari appartengono al suo popolo e che ogni proposta di investimento e modernizzazione da parte degli Americani deve essere valutata con grande attenzione. Ci sono preoccupazioni circa la sicurezza degli impianti, dato che entrambi i lati, russi e ucraini, si accusano a vicenda di compromettere la sicurezza delle centrali attraverso bombardamenti.

Inoltre, Trump potrebbe cercare di approfittare della partnership con Amazon Web Services, che attualmente supporta il governo ucraino nel trasferimento e nella protezione dei dati critici. Questo potrebbe rappresentare un'offerta difficile da rifiutare per Zelensky, specialmente alla luce degli aiuti già forniti da altre aziende statunitensi.

Nel contesto interno, Trump ha invocato poteri d'emergenza per incentivare la produzione di minerali essenziali negli Stati Uniti. Un ordine esecutivo recentemente firmato si basa sul Defense Production Act, permettendo agli Stati Uniti di migliorare la propria capacità di approvvigionamento e produzione di materiali strategici. Attualmente, gli USA lottano con una considerevole dipendenza dalle importazioni, specialmente dalla Cina. La produzione di litio e nichel è quasi insignificante, e la chiusura dell'unica miniera di cobalto non ha fatto che amplificare il problema.

Le tensioni commerciali e geopolitiche si intensificano, con la Cina che ha recentemente imposto un divieto sulle esportazioni di gallio, germanio e antimonio, costringendo gli Stati Uniti a cercare alternative e accedere a permessi più rapidamente. La situazione attuale presenta opportunità ma anche rischi significativi per la sicurezza energetica e la stabilità economica degli Stati Uniti e dell'Ucraina. Questo piano audace di Trump è solo l'ultimo sviluppo in un conflitto che continua a cambiare il panorama geopolitico.