
Trump in collera per Musk al Pentagono: «Cosa ci fa lì?»
2025-04-16
Autore: Giulia
Un episodio clamoroso si è verificato a marzo, quando Donald Trump ha perso le staffe per la partecipazione di Elon Musk a un meeting ultra riservato al Pentagono. La questione riguarda le delicate relazioni diplomatiche con la Cina e il ruolo di Musk, che sembra aver oltrepassato alcune linee rosse.
Secondo fonti dalla Casa Bianca, Trump ha espresso la sua indignazione dopo che il New York Times ha rivelato che Musk, CEO di Tesla e dell'ex Twitter, aveva partecipato a un briefing sui piani bellici americani in caso di conflitto con Pechino. La reazione del presidente non si è fatta attendere: ha definito la notizia «ridicola» e ha smentito categoricamente qualsiasi discussione sui rapporti con la Cina.
Tuttavia, ciò che è emerso dietro le quinte racconta una storia ben diversa. Trump, rendendosi conto della verità dell'indiscrezione, ha ordinato immediatamente ai suoi collaboratori di modificare l'agenda della riunione, escludendo Musk dal briefing e cancellando ogni discussione relativa ai piani militari contro la Cina.
Tensioni crescenti alla Casa Bianca
Nonostante l'ira, una fonte vicina all’Amministrazione ha cercato di minimizzare l'accaduto, sottolineando quanto Trump apprezzi ancora Musk. Tuttavia, è chiaro che ci sono divergenze crescenti fra i due, legate principalmente alla comprensione dei limiti tra affari e politica.
Musk ha forti interessi commerciali e relazioni in Cina e la sua presenza al briefing è stata considerata inopportuna in questo contesto. Le tensioni hanno raggiunto il culmine anche a causa delle opinioni di Musk sui dazi imposti da Trump, visti come un ostacolo significativo per i suoi affari.
Da tempo, il ruolo ibrido di Musk e le sue apparizioni alla Casa Bianca hanno creato frizioni. Con il suo stile deciso e la sua comunicazione social spesso provocatoria, l’imprenditore sudafricano è riuscito a guadagnarsi più di un avversario all'interno dell'Amministrazione.