
Trump e Petro: Scontro Epocale sulla Lotta al Narcotraffico in Colombia
2025-09-20
Autore: Alessandra
Una Nuova Era di Conflitto
Ricatti e minacce, dazi e umiliazioni: la battaglia tra Donald Trump e Gustavo Petro sulla narcotraffico in Colombia promette di trasformarsi in un conflitto epocale. Le navi da guerra statunitensi stanno già pattugliando i Caraibi e il Pacifico, con un’intensificazione delle operazioni di mira ai capi narcotrafficanti.
Il Duro Colpo della Decertificazione
La Colombia è stata rimossa dalla white list nella lotta contro il narcotraffico, una decisione pesante che fa eco a un passato oscuro. La squalifica, chiamata 'descertificación' dai colombiani, è la prova del crescente disaccordo tra i due leader. L’ultima volta che ciò accadde fu 28 anni fa, quando Ernesto Samper fu accusato di finanziare la sua campagna con soldi del narcotraffico.
Accuse e Critiche Incrociate
Il Dipartimento di Stato americano non ha risparmiato critiche all’amministrazione Petro, affermando che la coltivazione di coca ha raggiunto livelli record durante la sua presidenza. Le sue strategie di dialogo con i gruppi narcotrafficanti sono state etichettate come un fallimento totale.
La Reazione Furiosa di Petro
Gustavo Petro non ci sta: definisce l’atteggiamento di Washington come un’'aggressione travestita da cooperazione internazionale'. In un tono provocatorio, ha invitato Trump a incontrarlo per discutere di persona. "Non accetto invasioni, né missili, ma solo intelligenza e cooperazione sincera".
Un Clima Politico Incandescente
Le tensioni tra Stati Uniti e Colombia si intensificano anche in vista delle presidenziali del 2026. Politici dell’opposizione accusano Petro di aver sperperato i fondi per la lotta al narcotraffico, con più di 300 mila ettari di coca in aumento nel Paese. La sua gestione è sotto scrutinio e le richieste di più 'mano dura' si fanno sempre più forti.
Un Appello alla Cooperazione
Di fronte a queste pressioni, il governo di Bogotá non è disposto a cedere. Sin dal 1985, il conflitto armato ha causato oltre 450.000 vittime e più di 8 milioni di sfollati. Bogotà chiede agli Stati Uniti e all’Unione Europea di rivedere le loro politiche antidroga, puntando su cooperazione e sviluppo per portare prosperità alle famiglie contadine.
L’appello finale di Petro è chiaro: "Portiamo più crescita e coesione sociale, non più morti".