
Trump e i dazi sui farmaci: una minaccia per la salute globale
2025-09-15
Autore: Maria
Una questione di vita o di morte
Gli esseri umani non possono scegliere farmaci come si fa per scarpe o vini: quando si è ammalati, l’unica opzione è comprare il medicinale necessario. I dazi sui farmaci non sono solo un onere economico, ma rappresentano una vera e propria minaccia alla salute pubblica, causando costi umani e finanziari enormi. Nel 1995, gli Stati Uniti e altri paesi come l'Unione Europea e il Giappone hanno firmato un accordo per azzerare i dazi sui farmaci, garantendo accessi a medicine a prezzi ragionevoli per trent'anni. Oggi, però, Trump si oppone e accusa l'Europa di trarre vantaggio dal sistema sanitario americano.
La verità sui generici
Negli Stati Uniti, il 90% delle prescrizioni riguarda farmaci generici, spesso importati dall'estero. Eppure, i prezzi finali negli USA sono esorbitanti: per esempio, l'Atorvastatina costa tra i 60 e i 120 dollari, mentre la stessa confezione in Italia non supera gli 8 euro. Questo perché in Europa i governi negoziano i prezzi, mentre negli Stati Uniti sono i produttori a stabilirli, gonfiandoli attraverso una rete di intermediari.
Il sistema fallimentare americano
Negli Stati Uniti, le aziende farmaceutiche dettano prezzo e condizioni, e i pazienti spesso devono affrontare costi insostenibili. Con l'Inflation Reduction Act, Biden ha cercato di portare cambiamenti significativi, permettendo al governo di negoziare i prezzi dei farmaci. Ma le case farmaceutiche si oppongono, temendo un controllo eccessivo.
Il dilemma dei dispositivi medici
Anche i dispositivi medici, come pacemaker e TAC, sono più costosi negli Stati Uniti rispetto all'Europa. Mentre le aziende europee fanno profitti, negli USA i costi sono ben più elevati, portando a un'esperienza svantaggiata per i pazienti.
Proposte di Trump: una soluzione o una minaccia?
Nel maggio 2025, Trump ha lanciato un ordine esecutivo che potrebbe ancorare i prezzi degli epurati farmaci al livello più basso disponibile nell'OCSE. Tuttavia, non sono state comunicate informazioni chiare su come sarebbe implementato.
Chi paga il prezzo?
Se le aziende decidessero di trasferire la produzione negli Stati Uniti, gli effetti sui prezzi europei sarebbero nulli: i sistemi nazionali trattengono il potere di negoziare. Ma i costi aumenterebbero per i pazienti americani, con un rischio maggiore per le catene di approvvigionamento globali.
Il futuro della salute globale in gioco
Se gli Stati Uniti applicassero dazi ai principi attivi provenienti da paesi come India e Cina, ciò creerebbe ulteriori ritardi e carenze nei medicinali essenziali. Un esperto economista ha affermato che il presidente attuale sembra cercare di riportarci a una economia arretrata, mentre il mondo evolve.