Donald Trump ha dichiarato su Truth: "Abbiamo avuto delle discussioni molto buone e produttive ieri con Vladimir Putin e ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine". Ha esortato il leader russo a fermare il massacro delle truppe ucraine, sottolineando che la situazione è estremamente critica: "In questo momento, migliaia di truppe ucraine sono completamente circondate, in una posizione molto difficile e vulnerabile. Ho chiesto con forza al Presidente Putin che le loro vite vengano risparmiate, altrimenti assisteremo a un massacro orribile, uno come non si vedeva dalla seconda guerra mondiale. Dio li benedica tutti!".

Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che "la potenza dell'America può forzare" Putin a porre fine alla guerra, denunciando il tentativo del Cremlino di "sabotare la diplomazia" con condizioni che ritiene inaccettabili. In un post su X, Zelensky ha precisato: "Fin dall'inizio, Putin ha posto condizioni estremamente difficili anche prima di un cessate il fuoco".

L'esercito ucraino ha reagito alle affermazioni di Trump, affermando che non esiste alcuna minaccia di un accerchiamento delle proprie forze, in particolare con riferimento alla regione di Kursk in Russia, dove le truppe ucraine continuano a combattere.

Il Cremlino, nel frattempo, ha mostrato un "cauto ottimismo" riguardo a una risoluzione del conflitto. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha dichiarato che è vero che "c'è ancora molto da fare, ma il presidente è solidale con la posizione del signor Trump". Ha anche sottolineato che una decisione su un nuovo colloquio telefonico tra Putin e Trump verrà presa dopo che l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, avrà riportato i messaggi di Putin a Washington.

Nel contesto internazionale, il sovrano de facto dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha espresso il sostegno del regno a qualsiasi iniziativa volta a porre fine al conflitto in Ucraina. Durante una chiamata con Putin, ha ribadito l'impegno saudita a facilitare il dialogo e a supportare le iniziative per una soluzione politica.

Dopo un incontro del G7 Esteri in Canada, Marco Rubio ha espresso un "cauto ottimismo" sull'abilitazione di una tregua tra Ucraina e Russia, evidenziando il lavoro ancora necessario ma notando elementi di speranza.

Tuttavia, le autorità tedesche, rappresentate dalla portavoce Kathrin Deschauer, hanno espresso dubbi sull'interesse di Putin a perseguire un cessate il fuoco duraturo, sottolineando che la risposta del presidente russo potrebbe essere uno stratagemma per guadagnare tempo.

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha annunciato un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando la determinazione dell'Unione Europea nel sostenere l'Ucraina. Le sanzioni, che riguardano circa 2400 individui e entità, includono divieti di viaggio, congelamento dei beni e restrizioni ai finanziamenti.

In un contesto di tensione e incertezze, la situazione in Ucraina rimane critica, con la comunità internazionale che continua a monitorare da vicino gli sviluppi e a cercare soluzioni diplomatiche per fermare il conflitto.