
Trump Di Nuovo Sul Dazi: "Dobbiamo Produrre in America!"
2025-04-13
Autore: Luca
Donald Trump continua a marciare deciso nella sua battaglia commerciale, affermando che "non si salva nessuno", con un occhio particolare sulla Cina, descritta come il paese che lo ha trattato peggio. In un post sul suo social Truth, ha chiarito che non ci sono esenzioni per smartphone e computer, che subiranno comunque tariffe del 20% per il fentanyl e saranno inclusi in una più ampia indagine sui chip per motivi di sicurezza nazionale.
Il presidente ha enfatizzato la necessità di "produrre negli Stati Uniti", esprimendo il suo intento finale di proteggere l'economia americana da minacce esterne. Durante un recente evento a Miami, ha ricevuto un'accoglienza calorosa, sottolineando il suo successo e il supporto della folla. "Se non stessimo facendo bene, non ci sarebbe stata ovazione," ha commentato Trump, chiarendo che sta in ottima salute, come confermato dal suo medico dopo il consueto check-up annuale.
La precisazione di Trump giunge in seguito alla pubblicazione di un elenco di prodotti esentati dai dazi, tra cui smartphone e computer, ma come chiarito dal segretario al commercio, queste esenzioni saranno solo "temporanee". I dispositivi elettronici importati potrebbero quindi affrontare nuove tariffe legate a un’indagine sui semiconduttori, aggravando la preoccupazione di aziende come Apple e Nvidia.
Le dichiarazioni di Trump e i cambiamenti repentini delle policy hanno scosso i mercati finanziari, innescando una volatilità a Wall Street e spingendo gli investitori a una fuga dal dollaro e dai Treasury. Le incertezze hanno sollevato dubbi sullo status degli Stati Uniti come "porto sicuro" nell'economia globale.
In questo scenario, la Fed osserva la situazione con attenzione, mentre gli analisti temono un possibile tonfo dei mercati senza buone notizie sul fronte commerciale. Sebbene fosse stata accolta positivamente la temporanea esenzione dai dazi per i dispositivi elettronici, la percezione di un accordo fragile ha alimentato preoccupazioni.
Howard Lutnick ha previsto l'arrivo di dazi sui semiconduttori entro uno o due mesi, confermando che è in corso una discussione sulla possibilità di tariffazioni per diversi settori, compresi i farmaceutici. Con la Casa Bianca già in contatto con 75 nazioni per possibili alleggerimenti, il focus iniziale sembrerebbe puntare su Giappone, Corea del Sud, Vietnam e India, cercando di contrastare l'influenza cinese.
In un contesto così complesso, la rapidità degli accordi commerciali sarà cruciale per determinare il futuro economico degli Stati Uniti, con analisi che non sono affatto ottimistiche riguardo a una possibile recessione.