Mondo

Trump: «Dazi reciproci minimo al 10% con tutti i Paesi dal 5 aprile. All’UE al 20% e alla Cina il 34%»

2025-04-02

Autore: Francesco

Reazioni immediate da parte di GB, Svezia e Irlanda

Le dichiarazioni di Donald Trump hanno sollevato un'ondata di reazioni tra i principali paesi europei. Jonathan Reynolds, segretario per il Commercio e l'Economia britannico, ha sottolineato che "gli Stati Uniti sono il nostro più stretto alleato", aggiungendo però che "nulla è escluso" in quanto il governo britannico si sta concentrando sull'ottenere un accordo economico vantaggioso. La Premier svedese Ulf Kristersson ha espresso il suo profondo rammarico attraverso un video, dichiarando di essere contrario a barriere commerciali crescenti e a una possibile guerra commerciale.

Simon Harris, ministro degli Esteri irlandese, ha commentato che «l'UE dovrà rispondere in modo proporzionato per salvaguardare i diritti dei nostri lavoratori e imprese». Si prevede che l’UE e l’Irlanda lavoreranno per un approccio negoziale con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di evitare ulteriori escalation che possano danneggiare i consumatori e l’occupazione.

Conseguenze per l’agricoltura e l’industria alimentare

Il Copa-Cogeca, confederazione delle imprese agricole europee, ha messo in guardia sulle potenziali conseguenze che tali tariffe potrebbero avere sui flussi commerciali globali, risultando in un aumento dei prezzi e un calo dei consumi. La comunità agricola ha esortato le autorità a esaurire tutte le vie diplomatiche prima di intraprendere ulteriori azioni.

Il settore agroalimentare italiano si trova in una posizione vulnerabile. Federvini ha espresso grande preoccupazione, stimando che le misure porteranno a perdite superiori ai 2 miliardi di euro in esportazioni italiane verso gli USA. Micaela Pallini, presidente di Federvini, ha evidenziato che i dazi non solo dannegeranno le aziende italiane, ma anche i consumatori statunitensi che vedranno aumentare i prezzi.

Giorgia Meloni, Premier italiano, ha descritto la decisione di Trump come "sbagliata" e ha promesso di lavorare per evitare conflitti commerciali che indebolirebbero l'intero Occidente. Ha sottolineato che il governo agirà nell'interesse dell'Italia e della sua economia, impegnandosi a esplorare tutte le opzioni diplomatiche.

La risposta dell’UE

L’Unione Europea sta già elaborando una risposta alle dichiarazioni di Trump, con suggerimenti di reazioni in due fasi. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce del governo francese, Sophie Primas, la prima fase sarà dedicata alla risposta ai dazi già esistenti su acciaio e alluminio, mentre una seconda risposta più strategica sarà annunciata entro fine aprile, tenendo conto delle varie industrie e degli effetti economici.

Strategie future e preoccupazioni

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha evidenziato l'importanza di una risposta collettiva e pragmatica all’annuncio di Trump. Ha affermato che l’Europa deve rimanere compatta e rispondere con unità, evitando che la situazione degeneri in una vera e propria guerra commerciale. Inoltre, il rappresentante della Commissione europea ha chiesto un approccio proattivo per sostenere le aziende europee colpite da queste nuove tariffe.

In un mondo sempre più interconnesso, gli sviluppi delle politiche commerciali degli Stati Uniti avranno impatti diretti e significativi sull'economia globale e, soprattutto, su settori cruciali per l'Europa come quello agroalimentare, tecnologia e automotive. La scadenza imminente del 5 aprile aggiunge ulteriore urgenza alla necessità di negoziare soluzioni efficaci per evitare un'escalation commerciale che possa fare danni irreparabili all'economia mondiale.