Finanze

Trump Annuncia: Il Governo Usa Acquista il 10% di Intel!

2025-08-23

Autore: Giulia

In una mossa mai vista prima, Donald Trump ha rivelato che il governo degli Stati Uniti entrerà nel capitale di Intel, il gigante californiano dei semiconduttori, con una quota del 10%. Questo storico annuncio è arrivato venerdì sera, portando a una significativa trasformazione nel modo in cui Washington interagisce con le grandi aziende tech.

Il governo userà circa 10 miliardi di dollari previsti dal Chips and Science Act, un'eredità dell'amministrazione Biden, per acquistare azioni del colosso di Santa Clara. "Non regaliamo più miliardi a fondo perduto, ma li convertiamo in azioni affinché i contribuenti possano ottenere un ritorno", ha spiegato la Casa Bianca.

Sebbene sia la prima volta che un governo acquista direttamente una quota significativa in un'azienda tech, non è la prima volta nella storia: durante la crisi del 2008-2009, il Tesoro americano aveva salvato grandi banche e case automobilistiche diventando azionista temporaneo. Questa volta, però, ci troviamo di fronte a una mossa strategica di geopolitica industriale, un'azione necessaria per affrontare le sfide provenienti dalla Cina.

Mercato in Valanga: Il Titolo Intel Schizza in Alto!

Dopo l'annuncio, il mercato ha reagito positivamente, con il titolo Intel che ha guadagnato oltre il 7% (chiudendo a +5,60%) e portando il suo bilancio mensile a un incredibile +19,8%. Questo avviene poche settimane dopo l'ingresso della giapponese SoftBank, che ha investito 2 miliardi di dollari per una quota del 2%, diventando il sesto azionista. Masayoshi Son, presidente della SoftBank, ha descritto questo investimento come strategico, legato al ruolo cruciale dei chip nell'intelligenza artificiale.

Una Boccata d'Ossigeno per Intel dopo Anni Difficili

Per Intel, che ha registrato una perdita di 18,8 miliardi di dollari nel 2024 – il primo rosso dal 1986 – e ha chiuso il secondo trimestre con ulteriori 2,9 miliardi di perdite, questa operazione rappresenta una doppia boccata d'ossigeno.

Il CEO Lip-Bu Tan, nominato solo cinque mesi fa, ha messo in atto un piano di ristrutturazione drastico, riducendo il personale da 109.000 a 75.000 unità e congelando progetti di fabbriche in Germania e Polonia. La grande sfida rimane la mega fabbrica in Ohio, simbolo del rilancio industriale americano, che però è ancora in ritardo.

Un Nuovo Paradigma per l'Industria Tech Americane

L'ingresso dello Stato come azionista principale segna un cambiamento radicale. I sussidi a fondo perduto lasciano spazio a quote di capitale, anche se senza diritti di voto, ma con un chiaro valore politico. La Casa Bianca non intende fermarsi qui: altre intese simili sono già in fase di studio, specialmente per quanto riguarda minerali critici e intelligenza artificiale. A luglio, il Pentagono era diventato il primo azionista di MP Materials, l'unico produttore di terre rare negli USA.