Finanze

Trump Affonda i Mercati: L'Oro Raggiunge Nuovi Record a Oltre 3.000 Dollari l'Oncia mentre la Paura Monta!

2025-03-14

Autore: Marco

Negli ultimi giorni, l'indice Vix, che misura l'aspettativa di volatilità dei trader, ha toccato quasi 28 punti, il livello più alto dal 2022. L'indice Fear and Greed della CNN segnala una "paura estrema", riflettendo il clima di inquietudine che pervade i mercati.

La guerra dei dazi e i crescenti timori riguardo le sue ripercussioni sull'economia globale stanno causando forti scosse nei mercati finanziari e nella fiducia dei consumatori. Gli indicatori economici parlano chiaro: i beni rifugio come l'oro vedono un aumento vertiginoso, mentre la fiducia degli americani continua a sgretolarsi.

Le quotazioni dell'oro hanno superato i 3.000 dollari l'oncia, segnando un nuovo massimo storico, per poi assestarsi poco sotto questa soglia. Questo incremento segna un raddoppio rispetto ai valori del 2000 e rappresenta una reazione diretta alle tensioni commerciali globali. Come sottolineato dal Financial Times, uno dei fattori chiave dietro questa crescita è l'aumentata domanda da parte delle banche centrali, che stanno diversificando i loro investimenti spostando il focus dal dollaro statunitense.

In un contesto di crescente incertezze economiche, l'indice Vix ha mostrato un'impennata, mentre il Fear and Greed continua a segnalare una situazione di "estrema paura". Questo è il risultato di tensioni politiche e commerciali, licenziamenti di massa nel settore pubblico e misure restrittive sull'immigrazione, tutte influenze negative sulle scelte di investimento. JP Morgan ha aumentato la probabilità di una recessione negli USA dal 30% al 40%, spingendo gli investitori a rifugiarsi nell'oro e nei titoli di Stato, i cui rendimenti hanno subito una forte flessione il mese scorso.

La paura non è solo un sentimento degli investitori; anche l'uomo della strada sembra essere colpito. La fiducia dei consumatori a febbraio ha registrato il calo più significativo dal 2021. Le ultime rilevazioni dell'Università del Michigan indicano che l'indice di fiducia è sceso ulteriormente a 57,9, rispetto al 64,7 del mese precedente. Aziende di largo consumo come Target e Walmart stanno affrontando diminuzioni delle vendite a causa dell'inflazione crescente, che, secondo le previsioni, potrebbe attestarsi al 5% nel corso dell'anno, il livello più alto dal 2022, anno in cui i prezzi delle commodities erano schizzati alle stelle e il presidente Trump incolpava Biden per la situazione.

Con gli occhi puntati su un'economia sempre più fragile, molti si chiedono: quali saranno le prossime mosse di Trump e come reagiranno i mercati? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa crisi inedita!