
Trieste in piazza: Un'immensa folla per difendere la sanità pubblica!
2025-04-04
Autore: Chiara
TRIESTE - Quasi tremila cittadini sono scesi in strada a Trieste in una manifestazione organizzata da Cgil e dal Coordinamento salute Fvg, per difendere il servizio pubblico della sanità regionale. I manifestanti hanno sollevato questioni serie, denunciando liste d'attesa insostenibili, la fuga di medici e infermieri, e l'erosione dei distretti sanitari, segnalando un indebolimento della sanità territoriale. "Non possiamo permettere che i nostri servizi di salute mentale e le strutture per le dipendenze vengano attaccati!", ha esclamato una partecipante mentre agitava un cartello. Tra i partecipanti anche esponenti politici dell'opposizione, come i rappresentanti del Partito Democratico Roberto Cosolini e Francesco Russo, nonché Furio Honsell di Open e Serena Pellegrino di Avs, a dimostrazione dell'ampio sostegno politico a questa causa.
Il messaggio di Michele Piga
Il corteo è sfilato lungo via Carducci fino a raggiungere la sede del Consiglio regionale in piazza Oberdan. Michele Piga, segretario regionale della Cgil, ha evidenziato l'importanza del dialogo, dichiarando: "Il confronto e la collaborazione sono fondamentali per affrontare le sfide complesse legate alla salute dei cittadini e delle comunità". Ha esortato le autorità regionali, in particolare l'assessore Riccardi e il presidente Fedriga, a prendere responsabilità, sottolineando che le difficoltà non sono colpa dei cittadini o dei professionisti, ma di chi gestisce il sistema.
Non solo colpe locali
Piga ha anche indicato le colpe del Governo nazionale, il quale ha effettuato tagli significativi ai finanziamenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn), lasciando quindi la sanità pubblica nel caos. "Abbiamo un'inflazione al 17%, ma i rinnovi contrattuali offrono solo un misero aumento del 6%. È inaccettabile!", ha aggiunto.
Proposte per un futuro migliore
Le soluzioni proposte includono l'assegnazione di risorse adeguate al Servizio sanitario regionale, un piano di assunzioni straordinarie mirato, soprattutto per il personale infermieristico, e la necessità di abbattere le liste d'attesa attraverso misure efficaci piuttosto che unicamente ricorrendo al privato. È essenziale, secondo i manifestanti, reintrodurre meccanismi di collaborazione tra servizi sanitari e sociali, garantire che i servizi di salute mentale e delle dipendenze possano coprire adeguatamente il territorio e rivisitare gli standard di accreditamento per il settore privato. Il rafforzamento della sanità di prossimità nelle aree interne è visto come cruciale per garantire l'accesso equo alle cure.
Un messaggio chiaro
La manifestazione è stata un chiaro messaggio della cittadinanza: un appello a non permettere che la sanità pubblica venga snaturata e privatizzata. La presenza di così tanti cittadini in piazza segna un momento significativo nella lotta per il diritto alla salute, sottolineando l'importanza di un servizio pubblico forte, strutturato e accessibile a tutti.