Trezeguet: "La Juve è stata la mia vita"

In un emozionante incontro con i tifosi organizzato dal Juventus Official fan club di Bari, David Trezeguet ha condiviso il suo profondo amore per la Juventus. "La Juve è stata la mia vita, ho scritto la mia storia lì" ha dichiarato, sottolineando la sua decisione di rimanere a Torino anche durante il difficile periodo della retrocessione. "La società ci aveva dato la possibilità di andarcene, ma io sentivo il bisogno di ricambiare l’amore del club. È stata una scelta di cuore, nonostante le ingiustizie subite".

Aneddoti su Lippi e i suoi compagni

Trezeguet ha poi raccontato aneddoti suggestivi sul suo allenatore, Marcello Lippi: "All’inizio non voleva me, ma Vieri. Ci fu un tentativo di scambio tra le società, ma alla fine rimasi. Inizialmente c’era nervosismo, ma alla fine Lippi mi fece una proposta: se avessi segnato più di 30 gol, gli avrei dovuto fare un regalo. Alla fine feci 38 reti. Spero che abbia ancora l’orologio che gli ho comprato!".

Il sogno di un ritorno alla Juve con Del Piero

Le parole di Trezeguet hanno acceso l’entusiasmo dei presenti, con visioni affascinanti sul ritorno alla Juve. "Sarei felice di tornare, così come Del Piero. Ho studiato per diventare direttore sportivo e spero di avere un’opportunità. Sarà fondamentale ritrovare l’identità del club, che è cambiata negli anni". David ha evidenziato l’importanza di avere ex calciatori nel management per guidare la Juventus verso nuovi trionfi.

Mercato e nuovi attaccanti in casa Juventus

Parlando del mercato attuale, Trezeguet ha commentato le recenti acquisizioni in attacco, tra cui David, Openda e Zhegrova. "Hanno talenti interessanti, ma alla Juve serve di più. La pressione è alta e ogni giocatore deve dimostrare di meritare di indossare questa maglia. In particolare, ci aspettiamo di più da Vlahovic. Dopo tre anni,Dusan sembra aver trovato una nuova serenità".

La giovane promessa Yildiz

Infine, Trezeguet ha espresso entusiasmo per il giovane Yildiz, definendolo un talento unico: "Non sarebbe stato male giocare con lui. Incarnerebbe perfettamente il ruolo di un numero 10 puro. L’ho visto brillare al Mondiale per club ed è impressionante. Bisogna dargli spazio per crescere".