Il conflitto tra Ucraina e Russia raggiunge un nuovo tragico picco. Nella notte del 7 settembre, un massiccio attacco aereo ha colpito Kiev, devastando la capitale con oltre 800 droni e missili lanciati dalle forze russe.

Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato un bilancio pesante: quattro vittime, tra cui un neonato di un anno, e decine di feriti. "Abbiamo subito danni significativi agli edifici, inclusi alcuni del governo", ha riferito la premier ucraina, Yulia Svyrydenko.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno risposto con efficacia, abbattendo 747 droni e 4 missili. Questo attacco rappresenta un record per la frequenza e l'intensità con cui la Russia ha bombardato l'Ucraina dall'inizio del conflitto.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso la sua preoccupazione, chiedendo una forte reazione da parte degli Stati Uniti. "Contiamo su una risposta totale a questa aggressione", ha dichiarato.

Donald Trump, attuale candidato alla presidenza, ha anticipato la volontà di imporre nuove sanzioni a Mosca: "Sono pronto a dare avvio a una seconda fase di sanzioni contro la Russia e Putin stesso", ha affermato.

Il Cremlino ha escluso la possibilità di negoziati, con il portavoce Dmitrij Peskov che ha dichiarato che la situazione richiede un dialogo difficile ma essenziale.

In un contesto di escalation, le forze ucraine hanno attaccato anche l'oleodotto Druzhba in Russia, cercando di colpire le capacità militari dell’avversario.

La situazione continua a rimanere critica, con previsioni di ulteriori attacchi e un clima di crescente tensione tra le parti.

Questa guerra, che si protrae ormai da oltre un anno, ha distrutto vite e città, e mostra come la strada verso la pace sia ancora lunga e difficile.