Ogni anno si producono oltre un miliardo di smartphone, ma sorprendentemente, molti di questi vengono sostituiti dopo appena due o tre anni, anche quando sono ancora perfettamente funzionanti! Il motivo? L'obsolescenza, sia programmata che naturale, dettata dal rapido progresso tecnologico.

Purtroppo, la maggior parte di questi dispositivi non viene riciclata e finisce nei rifiuti elettronici, contribuendo a un drammatico accumulo di spazzatura digitale e a un consumo eccessivo di risorse naturali. Ma un gruppo di scienziati dell'Università di Tartu ha in mente una soluzione innovativa: trasformare i vecchi smartphone in mini data center!

Nel loro studio, condotto da ricercatori di diverse nazioni e pubblicato dall'Istituto di Informatica estone, sono riusciti a dimostrare che è possibile collegare tra loro diversi smartphone obsoleti. Rimuovendo le batterie per evitare problemi ambientali e alimentandoli da fonti esterne, i dispositivi sono stati trasformati in veri e propri data center grazie a speciali strutture stampate in 3D.

E quanto costa questa incredibile operazione? Solo 8 euro a dispositivo! Ma non è tutto: si è reso necessario anche un intervento sul software per permettere ai vari dispositivi di comunicare tra loro, garantendo un funzionamento efficiente.

Le applicazioni di questi micro data center sono molteplici e straordinarie! Ad esempio, sono stati sperimentati presso le fermate degli autobus, dove raccolgono dati in tempo reale sul numero di passeggeri, ottimizzando così il servizio di trasporto pubblico. Inoltre, hanno dimostrato un potenziale anche nel monitoraggio subacqueo, partecipando a esperimenti per il conteggio automatico di specie marittime, una pratica solitamente riservata ai sub.

In un'epoca in cui la richiesta di potenza di calcolo è in costante aumento, soprattutto grazie all'intelligenza artificiale e all'analisi dei dati, iniziative come quella dell'Università di Tartu offrono un modo sostenibile e innovativo di riutilizzare la tecnologia obsoleta. Non si tratta solo di riciclare, ma di ripensare creativamente come utilizzare il vecchio per affrontare le esigenze del futuro!