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Tragedia a Cortina: Valanga Costosa di Vite, Due Sciatori Morti e un Ferito Grave

2025-03-16

Autore: Alessandra

CORTINA (BELLUNO) - Sabato 16 marzo 2023, è avvenuta una tragica valanga a Forcella Giau, intorno alle ore 13:00. La slavina, distaccatasi nel primo pomeriggio, ha travolto tre scialpinisti che si trovavano sul lato ovest del territorio di San Vito di Cadore, a un'altitudine di 2300 metri. Un quarto compagno di escursione ha dato l'allerta e ha iniziato subito a cercare i due sciatori sepolti dalla neve. Tre sciatori sono stati estratti, di cui uno era cosciente, mentre gli altri due, purtroppo, sono deceduti.

Le Vittime

Elisa De Nardi, una 40enne di Conegliano, e Abel Ayala Anchundia, 38enne originario dell'Ecuador ma residente a Vittorio Veneto, non hanno sopravvissuto dopo essere rimasti sepolti: Elisa per circa due ore sotto 4 metri di neve, e Abel per un'ora sotto un paio di metri. Il terzo sciatore coinvolto, Andrea De Nardi, 51 anni, fratello di Elisa, è riuscito a salvarsi pur rimanendo sepolto fino al collo, ma ha riportato una frattura alla caviglia. Questo incidente avviene a sole due settimane di distanza da un altro evento simile a Passo Cibiana, dove tre sciatori erano stati salvati da altri passeggeri.

In questo caso, le condizioni meteorologiche sfavorevoli hanno ostacolato le operazioni di soccorso: la nebbia e la neve bagnata hanno reso difficile il lavoro dei soccorritori. Circa 50 tra membri del soccorso alpino e Guardia di Finanza hanno dovuto risalire alla zona con gli sci, mentre il tempo passava e le speranze di trovare Elisa e Abel alive diventavano sempre più esigue.

I Soccorsi e Condizioni Mediche

Entrambi gli sciatori sono stati estratti dalla neve in arresto cardiaco e, nonostante le manovre di rianimazione e un successivo trasporto agli ospedali di Treviso e Mestre, non sono riusciti a sopravvivere a causa di una gravissima ipotermia. Si erano resi necessari anche interventi di circolazione extracorporea per ossigenare il loro sangue, ma purtroppo, le loro condizioni erano troppo critiche.

La valanga è stata di dimensioni relativamente contenute e sembra sia stata provocata da sciatori che violavano il divieto di sciare fuori pista. Le autorità raccomandano grande cautela in queste situazioni e l'importanza di rispettare la segnaletica sulle piste.

Operazioni di Soccorso

Il dispiegamento dei soccorsi è stato notevole, con tre elicotteri e unità cinofile inviati sul posto, supportati dai team di soccorso alpino di Cortina e delle aree circostanti. Nonostante la difficoltà di visibilità, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito ad atterrare, mentre altre ambulanze aeree hanno cercato di avvicinarsi nella zona. Le squadre del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, Cortina d'Ampezzo, Alleghe-Val Fiorentina e Livinallongo sono state attivate per supportare le operazioni di recupero, in un contesto di aumento delle condizioni di rischio dovuto al manto nevoso instabile.

Questa tragedia mette in luce l'importanza della sicurezza durante le attività in montagna e il rispetto delle normative per evitare simili incidenti in futuro.