A Torre del Greco, il motto "Post fata resurgo", che significa "dopo la distruzione, rinasco" sembra essere messo a dura prova da un atto vandalico avvenuto il giorno di Natale. Un pannello artistico molto significativo, parte di una mostra all'aperto realizzata dalle scuole locali nel contesto del concorso "Torre del Greco, le bellezze del territorio", è stato completamente distrutto da ignoti.

Questo pannello, uno dei quindici scelti tra una miriade di disegni concorrenti, era stato installato in via Roma lo scorso novembre e rappresentava un simbolo di orgoglio per la comunità. La distruzione è avvenuta probabilmente la notte della Vigilia o durante le festività natalizie, quando i giovani si ritrovano per festeggiare, e si sospetta che l'autore possa essere un ragazzo al di sopra del limite di alcol o una bande di giovani che si divertono a vandalizzare la città.

Fortunatamente, grazie a un'ordinanza del sindaco Luigi Mennella che proibiva l'uso di vetri per gli alcolici, gli incontri tra i giovani sono stati relativamente ordinati quest'anno. Questo episodio sottolinea una triste realtà: mentre Torre del Greco ha superato la devastazione del Vesuvio e altre tragedie storiche, continua a combattere contro un fenomeno di inciviltà che rende difficile la costruzione di una comunità unita e rispettosa.

Nonostante gli sforzi per rilanciare l'immagine della città attraverso l'arte e la cultura, la presenza di questi atti vandalici mette in discussione la capacità della comunità di proteggere il proprio patrimonio e riflette un disagio sociale più profondo che merita attenzione.

I cittadini di Torre del Greco si chiedono ora quale possa essere il futuro dei loro progetti artistici e culturali e se finalmente ci sarà una ribellione contro l'inciviltà che affligge la città. Questo attacco ha scosso non solo gli artisti e gli studenti che hanno lavorato duramente per creare queste opere, ma anche tutta la comunità che aspira a salvaguardare e valorizzare la bellezza del proprio territorio.