Finanze

Tokyo crolla del 7%, Wall Street in crisi. Trump: i dazi sono una 'cura necessaria'

2025-04-07

Autore: Maria

Questa mattina la Borsa di Tokyo ha registrato un crollo drammatico, con un calo superiore al 7% all'apertura. L'indice Nikkei è diminuito a 31.255 punti, segnando una perdita del 7,44%, mentre il Topix ha subito un ribasso dell'8,14%. Sul mercato dei cambi, lo yen ha raggiunto il massimo in sei mesi rispetto al dollaro, scambiandosi a 145,50, mentre ha toccato 159,40 contro l'euro.

Contemporaneamente, anche la Borsa di Hong Kong ha mostrato segni di cedimento, con l'indice Hang Seng che ha perso quasi un decimo del suo valore, lasciando sul terreno 2.119,76 punti (-9,28%), arrivando a 20.730,05. Le azioni di colossi come HSBC hanno evidenziato un tonfo del 15,85%, mentre Alibaba e Tencent hanno perso rispettivamente il 9,72% e il 7,43%. Il calo ha colpito anche le Borse cinesi: il Composite di Shanghai è sceso del 4,46% a 3.193,10 punti e quello di Shenzhen ha subito una flessione del 6,04% a 1.872,10. A Taiwan, l'indice ha aperto con un crollo del 9,8%, mentre Singapore ha mostrato un ribasso dell'8,58%.

Nel frattempo, l'indice Kospi della Corea del Sud è calato del 4,77% e l'S&P/ASX 200 australiano ha vissuto una caduta del 5,83%. Su questo scenario preoccupante, l'ex presidente Donald Trump ha minimizzato l'ansia dei mercati azionari causata dall'introduzione di nuovi dazi, paragonandoli a "una cura necessaria" per l'economia americana. "A volte è necessario assumere farmaci per curarsi", ha dichiarato Trump mentre si trovava a bordo dell'Air Force One.

Trump ha aggiunto: "Non so cosa accadrà ai mercati. Tuttavia, il nostro Paese è molto più forte di quanto si pensi". Ha anche sottolineato che non intende causare problemi ai mercati deliberatamente e ha aperto alla possibilità di discutere di accordi commerciali con vari paesi. I futures di Wall Street indicano che la crisi dei mercati proseguirà, con un calo previsto del 3,56% per il Dow Jones e del 3,85% per l'S&P 500. Anche il Nasdaq mostra un -5,15% nei derivati.

Il Bitcoin ha seguito la tendenza negativa, perdendo il 5,6% e scendendo a 78.736,93 dollari, dopo aver superato i 100.000 dollari in un precedente successo attribuito all'elezione di Trump. In aggiunta, il prezzo del petrolio a New York è sceso sotto i 60 dollari al barile, stabilendosi a 59,97 dollari con un ribasso del 3,26%.

Nel contesto italiano, il governo Meloni sta preparando una task force per valutare l'impatto dei dazi americani sulle produzioni nazionali. Domani pomeriggio si riuniranno Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti per analizzare le ricadute dei dazi su vari settori. Il governo prevede di adottare misure per sostenere le categorie più colpite e valutare la possibilità di una missione diplomatica a Washington.

I ministri stanno preparando rapporti sui settori esposti e le imprese stanno chiedendo un ripensamento delle normative del Green Deal, considerate dazi interni che aggravano la situazione. Il governo punta a mantenere il consenso dell'opinione pubblica e a operare su misure a favore delle imprese in un contesto complesso. Il dibattito sull'opportunità di elezioni anticipate è acceso e il governo deve affrontare pressioni diverse congiuntamente alla crisi internazionale.