Secondo quanto riportato da Antonella Olivieri per Il Sole24Ore, continua la "distribuzione" della quota di Telecom Italia TIM posseduta da Vivendi. È previsto che il 15% della partecipazione venga trasferito a Poste Italiane, un passo strategico nel panorama delle telecomunicazioni italiane. Attualmente, Vivendi manterrà il 2,51% del capitale dell'ex monopolista. Ma c’è da chiedersi: "Dove è finito il 6,25% che ancora manca ad arrivare al 23,75%?" Questa questione ha suscitato molte speculazioni nel mercato. Si ipotizza che il pacchetto di azioni, spezzettato, sia stato venduto sul mercato over the counter, con compratori pronti a condizioni già stabilite, il che ha fatto sì che il titolo in Borsa non subisse fluttuazioni significative.

Inoltre, la posizione di Vivendi, che detiene anche un 8,75% di TIM, potrebbe essere cruciale in un possibile consolidamento che coinvolga Iliad. Recentemente, Iliad ha mostrato un interesse concreto: dopo le nozze tra Vodafone e Fastweb, TIM è l'unica grande opportunità rimasta per una combinazione industriale significativa. Gli esperti del settore sottolineano che un partnership tra Iliad e TIM potrebbe rivoluzionare non solo il mercato italiano, ma anche alterare gli equilibri a livello europeo.

Gli sviluppi futuri in questo settore sono attesi con grande attenzione, poiché potrebbero determinare non solo la sorte delle aziende coinvolte, ma anche quella dei consumatori, in un contesto già caratterizzato da forti competizioni di tariffe e servizi.