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Testimonianza shock dell'operatrice di Emergency: "Gaza è un inferno, mai visto nulla di simile in Afghanistan o Yemen"

2024-12-27

Autore: Sofia

Il dramma che si svolge a Gaza è oltre ogni immaginazione. Michela Paschetto, direttrice delle professioni infermieristiche e sanitarie di Emergency, ha recentemente concluso una missione in questa terra martoriata, riportando un quadro allarmante: "Ho lavorato in Libia, Yemen e Afghanistan, ma ciò che ho visto a Gaza è inaccettabile. La popolazione vive in condizioni disperate, costretta a spostarsi ripetutamente e attualmente rinchiusa in tende senza accesso ai servizi di base".

Iscritta al programma di aiuti umanitari di Emergency, Michela ha collaborato anche con l'organizzazione locale Culture & Free Thought Association (CFTA), che offre assistenza dal 1991. Nella zona di al-Mawasi a Khan Younis, Emergency sta lanciando iniziative cruciali per supportare la salute della popolazione.

"Nei conflitti, le vittime principali sono donne e bambini," prosegue Michela, "ma a Gaza la crisi colpisce tutti. Gli uomini adulti soffrono a causa della scarsità di cibo, della vita in tende gelide e dell'igiene precaria".

Gli ospedali, sebbene alcuni siano ancora operativi, sono al collasso, soffrendo di sovraffollamento e carenza di risorse. Molti pazienti si presentano per problemi che potrebbero essere trattati ambulatorialmente, aggravando ulteriormente la situazione.

Per rispondere a questa emergenza, Emergency sta costruendo una nuova clinica a Khan Younis che fornirà servizi di primo soccorso, stabilizzazione per emergenze chirurgiche, assistenza per adulti e bambini, oltre a servizi ambulatoriali per la salute riproduttiva.

Inoltre, per affrontare la crisi umanitaria in corso, Emergency ha avviato una campagna di regali solidali. Sul loro sito web, chiunque può fare la propria parte acquistando un kit di primo soccorso destinato a coloro che soffrono a causa del conflitto. Oggi più che mai, il diritto alla salute è un donativo essenziale per la popolazione di Gaza.