Una notte da incubo si è consumata all'interno dell'ospedale Moscati di Taranto, dove tre infermiere sono state aggredite da un paziente del reparto di Otorinolaringoiatria, visibilmente in stato di alterazione psico-fisica. Gli attacchi, avvenuti tra venerdì e sabato, hanno visto le operatrici colpite con pugni e calci, riportando diverse contusioni. Un intervento tempestivo ha però evitato il peggio: una delle infermiere, durante l'aggressione, è riuscita a contattare una dottoressa del reparto Psichiatria, la quale ha rapidamente sedato il paziente.

Le infermiere, nonostante il trauma subito, hanno deciso di continuare a lavorare fino alla fine del turno. Successivamente, si sono recate al pronto soccorso dell'ospedale per ricevere le necessarie cure e avviare la pratica per infortunio sul lavoro. Fortunatamente, la prognosi per le tre professioniste è stata stimata in tre giorni, ma l'episodio ha sollevato preoccupazioni sulle condizioni di sicurezza all'interno delle strutture sanitarie.

Nessuna denuncia è stata ancora presentata, ma l'accaduto ha riacceso il dibattito sulla crescente aggressività nei confronti del personale sanitario, un fenomeno sempre più evidente in molte strutture ospedaliere italiane. In un momento in cui la professione infermieristica sta affrontando sfide senza precedenti, è fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per chi si prende cura della salute altrui.

Chi si prende cura degli altri deve essere protetto: è tempo di azioni concrete per garantire la sicurezza in ospedale! La comunità e le istituzioni dovrebbero unirsi in questo appello.